De Gea è tornato alla grande con la Fiorentina. Ma ecco la chiamata a sorpresa che non ti aspetti: Vestirà ancora quella maglia.
Ritorno al futuro. Se c’erano dei dubbi sulle qualità di un portiere che per dodici anni ha indossato la maglia del Manchester United in maniera impeccabile a tal punto da essere considerato uno dei migliori in circolazione, ha pensato lui stesso a fugarli.
La lunga lontananza, quasi due anni, non gli ha fatto per niente male. Nel senso, ha ricominciato subito alla grande con la Fiorentina, come se non si fosse mai fermato. Suo il merito se la Viola di Palladino si è qualificata per la fase a gironi della Conference League.
Suo il contributo per quasi tutti i punti presi dai gigliati in campionato. Anche nell’ultimo turno di Serie A, coinciso con il primo successo dell’era Palladino, De Gea si è confermato un portiere-garanzia. Ha risposto presente su una pericolosa conclusione di Zaccagni, negando il gol anche a Nuno Tavares.
De Gea sta facendo anche le fortune dei fanta allenatori. Nonostante il gol preso e grazie agli ottimi interventi su Dia, attento su Guendouzi, l’iberico è andato nuovamente ben oltre la sufficienza, un po’ su tutti i quotidiani nazionali e non.
De Gea s’è preso la Fiorentina, e anche tanti cuori dei tifosi viola rimasti un po’ così dopo la rivoluzione estiva di mercato, dove sono andati via oltre che giocatori carismatici, autentici idoli viola. Uno è stato rimpiazzato proprio da De Gea.
Era dai tempi di Toldo e Frey che non si vedeva un estremo difensore così carismatico, performante, di categoria superiore. Ovviamente l’eco del super approccio di De Gea con la Fiorentina è uscito ben presto dai confini della Serie A.
Il madrileno, mai madridista nonostante il Real di Florentino Perez lo ha trattato a più riprese, è tornato alla grande, confermando quella eleganza negli interventi che l’ha sempre contraddistinto, insieme agli ottimi riflessi.
Sicuro nelle uscite, nel corso degli anni ha migliorato notevolmente il proprio senso della posizione, che inizialmente non era tra le sue doti migliori. È abile con entrambi i piedi, in questo calcio moderno una qualità di fondamentale importante. A 34 anni De Gea potrebbe rivedere la nazionale, che ha difesa per tantissime volte senza però vincere mai nulla, se non a livello giovanile, in Under 17 (un Europeo all’attivo) e due volte campione continentale con l’Under 21.
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