L’attuale tecnico del Napoli chiese all’esterno della Nazionale di restare all’Inter, ma poi le cose andarono diversamente.
In questo momento è uno dei punti fermi dell’Inter Campione d’Italia e della Nazionale di Luciano Spalletti ed è da molti considerato uno degli esterni mancini di tutta fascia d’Europa, con la maggiore precisione nei cross e nei passaggi.
Per Federico Di Marco, però, non sono sempre arrivati complimenti e all’inizio della sua carriera la strada è stata parecchio in salita. Nonostante abbia fatto tutta la trafila delle giovanili con la maglia della sua Inter, infatti, prima dell’arrivo di Simone Inzaghi in panchina, nell’estate 2021, l’esterno azzurro non era mai stato un punto fermo nerazzurro.
Tanta gavetta e tanti prestiti in giro per l’Italia, e non solo, hanno fatto pensare più volte, anche allo stesso Di Marco, che forse l’Inter non sarebbe mai stata cosa sua. Le esperienze al Parma, ma soprattutto quella al Verona in prestito, però, hanno cambiato l’andamento di una carriera che, da lì in poi, ha avuto una parabola tutta in ascesa.
Dall’estate 2021 in poi, dopo l’arrivo di Inzaghi al posto di Conte, Di Marco è diventato un calciatore importantissimo per l’Inter, prima come vice Perisic e a volte come braccetto di sinistra della difesa a tre, e poi, dopo l’addio del croato, come punto fermo della squadra e, allo stesso tempo, titolarissimo in Nazionale.
Per come sono andate le cose, si pensa spesso che Antonio Conte non lo abbia voluto all’Inter. A smentire queste voci, però, ci ha pensato lo stesso Di Marco, a margine di una lunga intervista rilasciata a Gianluca Gazzoli, autore del podcast “Passa dal basement“, in cui lo stesso calciatore ha parlato dei suoi anni in prestito al Parma e al Verona e del suo rapporto con l’attuale tecnico del Napoli.
Di Marco ha confessato che, nell’estate 2019, quella dell’arrivo di Conte all’Inter, lo stesso tecnico leccese chiese all’esterno sinistro di restare a Milano e non andare via in prestito. Il calciatore accettò la proposta del Mister di buon grado, convinto di potersi giocare le proprie carte.
Le cose, però, non andarono per il verso giusto e tra i due la scintilla non scoccò mai definitivamente. Ivan Perisic si prese il posto da titolare sulla fascia sinistra, mentre a gennaio arrivarono dal mercato anche Moses e Young.
Di Marco, così, chiese a società ed allenatore, quasi in ginocchio, di essere ceduto in prestito e nel gennaio 2020 passò al Verona. Quella fu la svolta della sua carriera e in una stagione e mezza convinse davvero tutti di poter fare benissimo in Serie A. Proprio per queste ragioni, l’esterno azzurro si dice grato a Juric e Tony D’Amico, rispettivamente allenatore e direttore sportivo di quell’Hellas.
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