Il tecnico ex Venezia, arrivato da poco a Torino, può schierare un calciatore fino a questo momento poco utilizzato.
Dopo un grande inizio di campionato in cui il club ha riassaporato anche il gusto di essere da soli al comando della Serie A, cosa che non succedeva da diversi decenni, il Torino di Paolo Vanoli ha un po’ rallentato la sua corsa, soprattutto a causa dei tanti gol presi in poche partite.
Rispetto alle scorse stagioni, infatti, il Torino sembra radicalmente cambiato. Con Ivan Juric, ma anche prima, i granata erano una squadra molto ben coperta, che prendeva pochissimi gol – arrivando sempre tra le prime nella classifica delle squadre con meno reti subite in Serie A – ma che allo stesso tempo faceva una fatica incredibile a creare occasioni.
Ora, le cose si sono ribaltate e, nelle sfide del Toro, fioccano i gol, sia da una parte che dall’altra. La squadra granata, inoltre, aveva trovato una vera e propria anima, un Capitano vero che ormai si era immedesimato in quello che è lo spirito leggendario della squadra e del club. Parliamo di Duvan Zapata che, ovviamente, era anche il calciatore più forte.
Il suo gravissimo infortunio subito contro l’Inter, che lo ha costretto all’operazione al ginocchio e lo terrà lontano dai campi per tutto il resto della stagione, è stata una botta tremenda per Vanoli e i suoi, un colpo difficile da riassorbire e che la squadra sta ancora patendo psicologicamente.
Per qualche ora, forse qualche giorno, la società ha pensato di fare ricorso al mercato degli svincolati per mettere sotto contratto Mario Balotelli. L’interesse, però, è sempre stato molto freddo e blando e non si è mai concretizzato del tutto. Non sappiamo se Supermario alla fine andrà al Genoa, ma di sicuro non vestirà quella del Torino.
I problemi per Paolo Vanoli, però, non finiscono con l’infortunio di Duvan Zapata e riguardano un altro calciatore molto importante della rosa. Una lesione al tendine del bicipite femorale, infatti, ha fermato anche il serbo Ilic che era stato uno dei più positivi in questi primi mesi di stagione.
Al suo posto l’ex tecnico del Venezia può contare sul polacco Linetty, a segno contro il Cagliari, e sul rientro a pieno regime di Vlasic. Tutte ottime carte da giocarsi, con un problema, però: nessuno di questi è un mancino naturale e questa caratteristica manca un po’ in generale a Vanoli.
Ecco che, quindi, può tornare di moda il nome di Gvidas Gineitis, che sta bene e scalpita, ma soprattutto è l’unico centrocampista di piede mancino disponibile. Nel 352 di Paolo Vanoli, però, Ricci resta imprescindibile in mezzo al campo, Linetty è il capitano ed è andato a segno contro il Cagliari e Vlasic rappresenta la fantasia e l’imprevedibilità. Difficile trovare spazio dall’inizio per il lituano classe 2004 che però può rappresentare tranquillamente un’opzione in più.
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