Chiesa torna in Italia: Slot lo annuncia ufficialmente | Ecco dove lo vedremo
Federico Chiesa non sta trovando spazio al Liverpool e può tornare in Italia già a gennaio, l’ipotesi è avanzata dal mister dei Reds
La Juventus lo aveva messo fuori rosa, per volere di Thiago Motta, e negli ultimi giorni di mercato Cristiano Giuntoli è riuscito a definire la sua cessione, ponendo fine al serio rischio di mandarlo in scadenza di contratto e di perderlo a zero. E così l’avventura di Federico Chiesa in bianconero si è conclusa, con il dispiacere di una parte della curva.
La scorsa annata dell’esterno azzurro era stata soddisfacente tanto che aveva raggiunto la doppia cifra ma da un giocatore del suo calibro ci si aspetta sembra di più e una maggiore costanza nelle prestazioni.
Chiesa ha provato a rilanciarsi in Premier League, firmando per il Liverpool, nonostante i Reds abbiano un reparto offensivo di enorme qualità. Federico era consapevole delle difficoltà di trovare spazio di fronte a una concorrenza agguerrita ma l’inizio è stato da dimenticare.
Qualche presenza prima dei soliti problemi fisici che continuano a pregiudicare la sua consacrazione e che rischiano di fargli perdere il posto in Nazionale in una fase in cui il commissario tecnico Luciano Spalletti sta gettando le basi di un nuovo ciclo.
Il Liverpool si conferma ai vertici in Inghilterra e in Europa anche senza Chiesa
Il Liverpool è al secondo posto provvisorio in Premier League, con un testa a testa con il Manchester City di Pep Guardiola, ed è a punteggio pieno in Champions.
Il mister Arne Slot ha rilasciato di recente delle dichiarazioni, incalzato dai giornalisti, e ha paventato l’ipotesi di mandarlo in prestito, anche in Italia in una delle Big del campionato.
Chiesa può tornare in A, il Liverpool non sta puntando su di lui
Queste le parole dell’attuale allenatore di Chiesa: “Ci sono stati rapporti in Italia, quello che intendevo dire è che ha saltato il precampionato, e nel precampionato ha fatto sessioni a bassa intensità perché doveva allenarsi con tre o quattro giocatori oltre al gruppo. Passare da lì a un campionato ad alta intensità, a uno stile di gioco ad alta intensità, è difficile in generale per ogni giocatore, ma soprattutto se hai avuto un precampionato come questo“.
Le condizioni fisiche non erano ottimali e il mister ne era a conoscenza: “Lo sapevamo già da prima, quindi sapevamo che dovevamo stare molto attenti e adattarci dove possibile alle sue esigenze individuali, ma non è stato ancora perfetto, quindi stiamo cercando di trovare il modo giusto per farlo crescere senza sovraccaricarlo, e questo è stato difficile fino ad ora, ma ho piena fiducia che accadrà“.