Accordo chiuso per 160 milioni: una cifra record | Il club passa all’incasso

Laporta-Giuntoli
Joan Laporta, Presidente Barcellona, e Cristiano Giuntoli, Football Director, Juventus, e l’ottimo rapporto tra le due società/ANSA.ilpallonegonfiato.it

Tantissimi soldi e una cifra che può cambiare le sorti del club che negli ultimi anni ha avuto anche evidenti problemi finanziari.

Il calcio, come si usa dire spesso, è ormai diventato uno sport in cui sono i soldi e i guadagni, ma soprattutto il business a farlo da padrone. Competizioni come il Mondiale per club e la Champions League, soprattutto, per esempio, riempiono di denaro una società anche per il solo fatto di disputarle e non per forza di superare i turni o vincerle.

E, poco importa, poi, se gli impegni sono diventati tantissimi, si gioca troppo e i ritmi sono ormai frenetici e insostenibili per tanti calciatori e squadre di club. Allo stesso tempo, però, ci sono anche le operazioni di mercato e gli ingaggi percepiti da alcuni campioni di questo sport che hanno superato, ormai da anni, ogni limite e non si riesce proprio a porre un freno.

Per quanto riguarda il secondo punto, per esempio, fanno impressione le cifre guadagnate da alcuni calciatori in Arabia Saudita, quelle soprattutto che percepiscono Messi e Cristiano Ronaldo, ma anche il tanto chiacchierato passaggio di Mbappé al Real, con quest’ultimo club che non ha pagato nemmeno un euro per il cartellino del giocatore, ma tra commissioni e stipendio del francese è come se dovesse acquistarlo ogni anno a peso d’oro.

Sul fronte acquisti, invece, il tetto massimo resta quello che il Paris Saint Germain raggiunse nell’estate 2017 quando spese rispettivamente 220 e 180 milioni di euro, aggirando il fair play finanziario con delle formule particolari, per gli acquisti di Neymar e Mbappè.

Barcellona, l’inizio del declino e i problemi finanziari

Una delle squadre che in questi ultimi anni ha contribuito alle spese folli che si sono viste nelle sessioni di calciomercato degli anni scorsi è senza ombra di dubbio il Barcellona. Il club catalano, nell’estate 2017, arrivò a spendere la cifra folle di 135 milioni di euro per gli acquisti di Coutinho dal Liverpool e Dembelé dal Paris Saint Germain, mentre, soltanto due estati dopo, ne spese altri 120 per Antoine Griezmann.

Cifre assolutamente fuori mercato, ma soprattutto davvero spropositate in relazione al valore dei calciatori in questione. Non è certamente un caso, infatti, che da quegli anni in poi, il Barça ha cominciato a non essere più la straordinaria squadra dominante in Spagna, seppur qualche trofeo in Patria è arrivati, ma soprattutto in Europa, con quei tre calciatori strapagati che non hanno mai reso nemmeno minimamente in relazione a quanto sono stati pagati.

Hans-Dieter Flick
Hans-Dieter Flick, allenatore Barcellona, sta vivendo dei primi mesi fantastici di stagione a Barcellona/LAPRESSE-ilpallonegonfiato.it

Barcellona, accordo record con Nike

Tra la fine dello scorso decennio e l’inizio di questo, inoltre, proprio a causa di queste spese, il club catalano ha cominciato ad avere enormi problemi finanziari ed economici ed è stato più volte sotto la lente d’ingrandimento del Fair Play Finanziario. I blaugrana, però, sono riusciti sempre a “salvarsi” grazie all’azionariato popolare, ma soprattutto per merito delle sponsorizzazioni che hanno portato ogni anno una montagna di soldi.

Ed è proprio questo il caso, per esempio, dell’ultimo accordo appena perfezionato tra Barcellona ed il suo sponsor tecnico, la Nike. Quest’ultima renderà ricco il club che riceverà un bonus di trasferimento di 158 milioni di euro soltanto per l’ultimo accordo siglato. In totale, inoltre, il Barça riceverà 1,7 miliardi di euro da questa sponsorizzazione nei prossimi 14 anni, equivalenti a 127 milioni di euro l’anno, rendendo questo un accordo storico per la portata delle cifre.