Ancora una morte improvvisa nel nostro calcio ed un lutto che lascia tutti senza parole. Ennesima brutta notizia.
Il calcio sa essere uno sport che unisce tanta gente e fare anche del bene a chi magari trova sollievo a vedere la propria squadra di calcio giocare e vincere. Novanta minuti di una qualsiasi partita, quindi, spesso possono distogliere l’attenzione da una vita che magari non sta andando come ce la saremmo aspettata.
Ecco, quindi, uno dei motivi per cui a volte i calciatori possono rappresentare degli idoli per tanta gente, o semplicemente dei punti di riferimento a cui si vuole bene a prescindere e aldilà del fatto che magari non si sono mai conosciuti o visti dal vivo.
Molta gente, quindi, si affeziona ad un campione, piuttosto che ad un altro, perché quest’ultimo gli ha regalato gioie e momenti di felicità, seppur brevi ed effimeri. Fanno parte di questa categoria, quindi, sicuramente i calciatori della propria squadra del cuore, ma anche quelli della Nazionale per cui si fa il tifo.
Non è un caso, infatti, che sono stati tanti a piangere, e continuano a farlo, un campione del calibro di Diego Armando Maradona, a cui è stato addirittura intitolato lo Stadio di Napoli ed in suo onore sono state costruite statue, memorie e reliquie.
Così, come non è un caso, che Salvatore Schillaci, in arte Totò, l’ultimo grande ex campione calcistico scomparso, poche settimane fa a causa di un male incurabile, sia rimasto nel cuore di tantissimi appassionati di calcio italiani che hanno sognato con le sue reti e le sue gesta durante le Notti Magiche di Italia ’90.
Il calcio, però, sa essere anche sport di unione e lo sa fare soprattutto a livello giovanile o di categorie inferiori o meno conosciute. Per questo motivo, infatti, a Brescia, in questi giorni, si piange la morte di Clara Carminati, ex portiere della squadra femminile biancazzurra che è venuta a mancare pochi giorni fa.
Il Brescia Femminile è quindi in lutto per la scomparsa della sua ex calciatrice che è venuta a mancare a soli 42 anni dopo aver lottato con la malattia scoperta all’inizio del 2024. Tanti i messaggi di cordoglio per ricordare la donna.
Tra tutti quello del direttore sportivo del Brescia Femminile, Cristian Peri che, affidandosi ad un post commosso su Facebook, scrive: “Non era solo un’ottima giocatrice, ma soprattutto una persona splendida che tanto bene ha dato agli altri. Tanto bene ha dato agli altri”. Soccorritrice per vocazione, un anno fa poco prima di ammalarsi, infatti, Clara aveva salvato una ragazza, Alessia Sonzogni, 26 anni, travolta da un’auto a Sedrina, in provincia di Bergamo, mentre rientrava da una passeggiata.
Dopo l'addio di Hamilton Russel potrebbe prendersi la leadership. A rimetterci potrebbe essere antonelli. Copertina…
La squadra giallorossa deve fare i conti con l'ennesimo problema di questo inizio di stagione.…
Prima parte parlare sempre di calciatori che hanno vissuto episodi simili. Seconda parte parlare dei…
L'ex campione della Roma e della Nazionale italiana sta attraversando un periodo non facilissimo della…
Dal rossonero del Milan al giallorosso: la storia si ripete. Fonseca dice sì alla cessione…
Thiago Motta riporta a casa la rivelazione del campionato. La Juventus punta sulla rinascita del…