Alcune dichiarazioni colpiscono l’ambiente e smuovono tutto il calcio italiano, tra cui anche l’attuale commissario tecnico della Nazionale.
Vincere uno Scudetto dopo 33 anni può essere considerata un’impresa vera e propria, soprattutto se ti trovi in Italia e non fai parte di una delle tre squadre del Nord, Milan, Juventus o Inter, che negli ultimi 23 anni si sono praticamente sempre suddivisi le vittorie del campionato di Serie A.
Tranne una volta. E, quella volta, appunto, la squadra Campione d’Italia è stato il Napoli che ha conquistato il terzo scudetto della propria storia, il primo senza Diego Armando Maradona. Un’impresa eccezionale che ha riempito di gioia un’intera città che pulsa di passione e, almeno per la sua stragrande maggioranza, vive per il calcio.
Uno degli artefici di quell’impresa fu sicuramente Luciano Spalletti che, alla sua seconda stagione in azzurro, è riuscito a riportare un sogno sotto l’ombra del Vesuvio. Lo ha fatto nel maggio del 2023 al termine di una stagione trionfale in cui è stato primo dall’inizio alla fine del campionato e non ha praticamente quasi mai avuto avversari.
Un dominio totale che ha visto il club azzurro perdere la prima partita a gennaio e distanziarsi dalle avversarie con distacchi abissali già in inverno. Lo Scudetto, insomma, non è mai stato messo in discussione e questo ha fatto vivere mesi e mesi di festa nella città di Napoli, sia prima che dopo la conquista ufficiale.
La festa, però, è stata parzialmente rovinata proprio nelle ultime giornate di campionato, dopo che la matematica aveva già laureato il Napoli campione. Luciano Spalletti, infatti, ha fatto sapere che non avrebbe continuato con il club partenopeo, nonostante gli sforzi (anche se nemmeno tanto convinti) del presidente De Laurentiis di trattenerlo.
Dopo qualche settimana, invece, a lasciare Napoli fu Cristiano Giuntoli, il direttore sportivo artefice della grandi squadre costruite a Sarri e Spalletti. Il dirigente accettò la proposta della Juventus e questo non gli è mai stato perdonato. De Laurentiis incassò i due addii senza battere ciglio e dichiarò che la sua squadra sarebbe sopravvissuta tranquillamente senza le due figure di spicco.
Un errore di valutazione che poi si accentuò con la scelta dei sostituti di Spalletti e Giuntoli. Una scelta approssimativa che aumentò gli errori del presidente napoletano. Poi, oltre a tutte le polemiche sul mancato acquisto di un sostituto all’altezza del partente Kim, e ai complicati rinnovi di Kvara e Osimhen, arrivò una stagione disastrosa con un decimo posto in classifica e tre allenatori diversi in panchina.
Ora, è arrivato Antonio Conte, il Napoli è primo in classifica e sembra una squadra rinata. Sia il tecnico leccese, che il presidente De Laurentiis, però, predicano la calma e parlano di progetto e squadra da ricostruire e al quale servirà un po’ di tempo per raggiungere il livello delle altre italiane. Una dichiarazione che vuole togliere un po’ di pressione attorno ai propri giocatori, ma che ADL ha voluto ribadire con un tweet, molto apprezzato dai sostenitori azzurri, apparso sul suo profilo ufficiale X.
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