Una situazione economico-finanziaria disastrosa e la decisione di retrocedere il club in seconda divisione.
Illeciti sportivi, mancata iscrizione ai campionati di appartenenza per problemi economici e una montagna di debiti. Sono questi i motivi, oltre a quelli regolamentari e normali del risultato sul campo, per cui una squadra può essere retrocessa nelle Serie inferiori.
Poi, invece, c’è anche il caso più drammatico, quello relativo al fallimento sportivo, con una società che viene praticamente azzerata ed è costretta a ripartire da zero. Nel recente passato, questa situazione, purtroppo è avvenuta in casa Chievo, con i gialloblu che sono stati costretti a cambiare nome e a ripartire addirittura dalla terza categoria.
Dopo anni di Serie A, qualche apparizione in Serie B, e addirittura un paio di partecipazioni alle coppe europee, quindi, la favola Chievo è svanita nel nulla e la società clivense è sparita completamente dal calcio che conta. Diverse squadre, poi, come Novara, Livorno, Carpi che ultimamente hanno partecipato al massimo campionato nazionale, sono state costrette a partire dal calcio dilettantistico.
Anche squadre importanti, poi, negli ultimi venti anni hanno visto fallire la propria società e sono ripartite da zero o quasi. Parliamo soprattutto del Parma, che è stato retrocesso addirittura in Serie D qualche anno fa, della Fiorentina, che dovette ripartire dalla Serie C e dal Napoli che Aurelio De Laurentiis ha salvato dal fallimento completo e lo ha iscritto alla terza serie italiana.
Un’altra società storica europea, in questi giorni, sta vivendo la tragedia sportiva di una possibile retrocessione in seconda serie a causa della montagna di debiti accumulati negli ultimi mesi. Parliamo del Lione che, a cavallo tra il primo ed il secondo decennio di questo secolo, è stata grande protagonista in Francia, ma anche in Europa e soprattutto in Champions League.
Il Lione, inoltre, continua a partecipare alle Coppe Europee e quest’anno sta disputando una discreta Europa League, oltre che un campionato che lo vede comunque in zona Europa, con l’attuale quinto posto. La squadra negli ultimi anni non è più stata protagonista come nei primi anni Duemila, ma ha comunque lanciato tantissimi giovani interessanti e destinati ad una grande carriera.
Nel frattempo, a causa dei tantissimi debiti, la Direction Nationale du Controle de Gestion francese ha decretato la retrocessione dell’Olympique. L’organizzazione nazionale che si occupa della revisione e del monitoraggio dei conti delle società sportive ha rilevato infatti un debito enorme pari a 505,1 milioni di euro che difficilmente verrà sanato nei prossimi mesi.
Da qui è quindi arrivata la fortissima decisione di retrocedere provvisoriamente il Lione nella seconda divisione francese. La situazione non è però irreparabile e la sanzione potrebbe essere revocata, nei prossimi mesi, se il club riuscisse a saldare i suoi debiti fino alla fine della stagione, magari riuscendo a cedere tutti i calciatori di un certo valore. All’Olympique, inoltre, è stato imposto anche un blocco del calciomercato, con il Lione che non potrà fare alcun acquisto nelle prossime sessioni di calciomercato.
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