Il commissario tecnico non ha convocato uno dei calciatori italiani più in forma e le polemiche non sono mancate.
Con le ultime partite delle Nazionali di calcio si sono chiusi i gironi di qualificazione alla fase finale della UEFA Nations League. La competizione, ora, riprenderà a Marzo con i quarti di finale che saranno decisivi a capire quali saranno le squadre che si giocheranno il trofeo alla Final Four di giugno.
L’Italia, che fin qui aveva condotto un girone pressoché impeccabile, è caduta proprio all’ultimo ostacolo, vittima della Francia di Didier Deschamps che è riuscita a spuntarla per 3-1 a San Siro e si è vendicata della sconfitta, arrivata sempre con lo stesso risultato, a Parigi a settembre contro gli azzurri.
L’ultima Italia del girone di Nations League è sembrata spenta, poco cinica, ma soprattutto davvero troppo disattenta sulle palle inattive con cui i francesi sono riusciti a farci male per ben tre volte. Ed è così che, dopo quattro vittorie ed un pareggio, è arrivata la prima sconfitta post Europeo per la nostra Nazionale.
Una sconfitta con due gol di scarto che ci costa anche il primo posto nel girone, con la Francia che ci scavalca e ci condanna ad una qualificazione, ma con la piazza d’onore. Questo significa un sorteggio più complicato ed una Nazionale molto più forte da affrontare della doppia sfida dei quarti di finale di marzo, invece che una più comoda che avremmo pescato se fossimo arrivati primi.
Ora, bisognerà capire se la Nazionale di Luciano Spalletti è davvero un’altra rispetto a quella brutta e piena di problemi vista a giugno allo scorso europeo in Germania, ma per comprenderlo a pieno ci sarà bisogno delle prossime partite in cui l’Italia non potrà più sbagliare un colpo se vorrà qualificarsi al Mondiale 2026, dopo due edizioni sciaguratamente saltate.
L’ex allenatore di Napoli e Roma dovrà anche capire quali saranno i calciatori che maggiormente meritano la convocazione in azzurro, al di là del modulo tattico e dalle scelte che possono essere influenzate da esso. Il 352 (o 3511) con cui l’Italia è stata schierata nelle ultime gare, per esempio, chiude la porta agli esterni offensivi che, con questo modulo, potrebbero creare alcuni equivoci tattici.
Oltre a Federico Chiesa, che però è fermo ai box da tempo e comunque non sta trovando spazio nel Liverpool, a farne le spese maggiormente di questo modulo schierato da Spalletti sono le altri ali del nostro campionato. Tra tutti, sicuramente, Mattia Zaccagni, Riccardo Orsolini e Matteo Politano.
Soprattutto i primi due, però, stanno facendo molto bene con le rispettive squadre di club, Lazio e Bologna, e meriterebbero la convocazione, al netto di moduli, disposizioni tattiche e ruoli. Zaccagni soprattutto, poi, ha contribuito ad evitare una figuraccia ancora più pesante all’ultimo Europeo e meriterebbe un po’ di riconoscenza in più.
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