“In un attimo ho buttato via tutto”: l’ex Serie A nel tunnel della droga | Dalla gloria al baratro

San Siro
Stadio San Siro in Milano, uno degli stadi più belli al Mondo/ANSA-ilpallonegonfiato.it

Rivelazioni scottanti quelle dell’ex giocatore di Serie A che come tanti suoi colleghi di è lasciato andare dopo il ritiro.

Dalla gloria quasi eterna alla discesa negli inferi, da avere tanti soldi da non sapere quasi come spenderli alla povertà assoluta, dall’essere circondato da affetti, amici e persone che dicono di volerti bene e ti venerano, al morire da soli e in povertà assoluta.

Questa è purtroppo la parabola discendente che tanti ex calciatori della nostra Serie A, ma in generale della storia del calcio, si sono trovati ad affrontare nella loro vita. Un attimo prima sei un campione amato e rispettato da tutti, quello dopo ti ritrovi con il Mondo che ti cade addosso a causa di errori umani, ma troppo spessi dettati dal sentirsi invincibili.

I casi che rispecchiano quanto scritto sopra sono tanti e hanno toccato tante star del nostro calcio che in Serie A sono stati campioni assoluti e che facevano la differenza partita dopo partita, stagione dopo stagione. Ovviamente quello più illustre e conosciuto è quello che riguarda Diego Armando Maradona, ma la lista è davvero lunga.

Maradona è morto a 60 anni fisicamente da solo e quasi in povertà assoluta dopo una vita da campione assoluto e Dio del calcio, soprattutto nella sua Napoli e in Argentina, ma non è mai stato più forte di cocaina ed eccessi di ogni tipo. L’ex Pibe de Oro resta una leggenda, ma per tanti si è buttato via troppo facilmente.

Brehme e Cafu, dalla gloria alla discesa

Oltre all’esempio più illustre, però, ce ne sono altri di campioni che hanno comunque scritto la storia del calcio nella nostra Serie A, ma poi hanno avuto dei problemi, sia con l’alcool che economici. Questo è stato il caso, per esempio, di Andy Brehme che da calciatore è stato un fortissimo terzino, campione d’Italia con l’Inter e Campione del Mondo con la sua Germania.

Alcool e investimenti sbagliati lo hanno fatto terminare a lastrico nel 2014, prima di ricevere un posto di lavoro dall’amico Beckembauer all’interno della società del Bayern Monaco. Morto a febbraio 2024, non ha passato dei bei ultimi anni di vita. Cafu, invece, si è ritrovato sommerso dai debiti e ha dovuto vendere la sua villa in Brasile.

Fabio Macellari
Fabio Macellari, ex difensore di Inter e Perugia, ha avuto dei problemi seri con la droga in passato/LAPRESSE-ilpallonegonfiato.it

Ex Serie A, la storia di Macellari

Restando sempre agli ex terzini della nostra Serie A, anche Fabio Macellari, ex Perugia, Cagliari e Inter ha avuto dei problemi seri. Droga, alcool, donne ed una vita che ad un certo punto gli stava sfuggendo di mano. Tempo fa rilasciò queste dichiarazioni su Canale 5 a Barbara D’Urso: “Mi sono divertito a tal punto che servirebbero quattro vite a una persona normale per spassarsela come ho fatto io in quegli anni. Ma mi è costato carissimo. In un attimo ho buttato via tutto. Soldi e carriera. Certi atteggiamenti, potessi tornare indietro, li cambierei di corsa”.

Con queste parole Fabio Macellari ha raccontato nel 2019 la sua caduta negli inferi della droga e la sua risalita, grazie all’aiuto ed il sostegno della sua famiglia. Oggi fa il panettiere ed il taglialegna e assicura che quel capitolo della sua vita riguarda solo il passato.