La leggenda del Milan caduta in disgrazia: dopo il calcio una vita di violenza | Il carcere lo ha cambiato
Non è bastata una carriera di successi e grandissima notorietà con il grande Milan degli anni ’90. La sua vita è poi stata movimentata.
Campioni su un campo da calcio, ma molto meno bravi al di fuori e nella vita di tutti i giorni. L’elenco dei grandissimi calciatori, vere e proprie leggende dello sport più seguito al Mondo, che sono finiti in disgrazia a causa di abusi, vizi e cattive abitudini, è davvero enorme e tocca anche quello che, per tantissimi appassionati, è stato il più grande di tutti i tempi.
Parliamo ovviamente di Diego Armando Maradona che è stato, fin dai suoi primi anni di carriera, dipendente dalla cocaina e dalla bella vita e non è mai riuscito a placare i suoi istinti. La morte arrivata a sessanta anni, solo, senza ricchezza e fisicamente abbandonato da tutti, è certamente un risultato della sua vita dissoluta.
Come Maradona, poi, anche George Best non si è mai risparmiato in vizi ed eccessi ed ha fatto dell’alcool il suo compagno di viaggio principale. Stessa cosa per Paul Gascoigne che ora cerca ancora una via di uscita e di fuga da un problema che lo ha limitato anche negli anni in cui era super protagonista in campo.
Hanno guadagnato tanto, tantissimo, ma poi hanno finito per spendere tutto e finire a lastrico, invece, altri grandissimi calciatori del passato. Tra questi si può citare sicuramente l’ex pendolino Cafu, grandissimo terzino destro di Roma, Milan e Nazionale brasiliana e Andreas Brehme, terzino dell’Inter dei record e campione del mondo con la Germania e autore del gol decisivo nella finale di Italia 90 contro l’Argentina.
Sebastiano Rossi, il numero uno del grande Milan di Capello
Chi ha vissuto una carriera da grande protagonista con il grande Milan degli anni ’90, ma ha invece avuto parecchi problemi fuori dal campo, è sicuramente Sebastiano Rossi. L’ex portierone del Milan ha vinto tantissimo con il Milan di Fabio Capello in particolare, ma non solo.
Una Champions League e cinque Scudetti sono nella sua bacheca, ma ci si ricorda anche di un record di imbattibilità ottenuto nella stagione 1993/1994, poi battuto da Gianluigi Buffon nel 2016 con la maglia della Juventus. Rossi non era certo un tipo calmo quando difendeva la porta del Milan e Christian Bucchi, all’epoca dei fatti attaccante del Perugia, ne sa qualcosa.
Ex Milan, i problemi con la giustizia di Sebastiano Rossi
Una volta smesso di giocare, poi, questa sua irrequietudine non è migliorata. Una volta fu coinvolto in una rissa violenta in un locale e questo fece molto scalpore. Sebastiano Rossi, però, ha avuto anche dei problemi con la giustizia. Nel 2014, infatti, fu coinvolto insieme ad altre 17 persone, infatti, in un’indagine legata allo spaccio di droga.
Questo commercio di sostanze stupefacenti sarebbe avvenuto principalmente tra le località di Milano Marittima e Cervia, ma si estendeva anche alle città di Faenza, Ravenna e Bagnacavallo. Secondo gli inquirenti, l’ex portiere rossonero avrebbe comprato la droga per sé stesso e anche per conto di altre persone da uno spacciatore albanese. Nel 2019 il processo cadde in prescrizione, ma i demoni hanno inseguito l’ex portiere del Milan per tanto tempo.