“Correrò per l’ultima volta”: Hamilton, addio annunciato | L’intercettazione lo inchioda
Lewis Hamilton è stato intercettato, scoperto il suo piano, voleva correre per l’ultima volta in Formula Uno
Lewis Hamilton è salito sul podio dell’ultimo Gran Premio di Las Vegas per una splendida doppietta della Mercedes data la vittoria di Russell. Un finale in crescita per il pilota britannico che si prepara a trasferirsi alla Ferrari dove farà coppia con Charles Leclerc, con l’obiettivo di riportare la scuderia di Milanello a vincere il Mondiale.
Una nuova parentesi, l’ultima di una carriera contraddistinta da ben sette titoli mondiali, che galvanizza il pilota britannico che è già proiettato su ciò che lo attenderà nei prossimi mesi, prima del debutto con la Rossa.
I tifosi non vedono l’ora di sostenerlo, certi che potrà regalare molte soddisfazioni, malgrado l’età e il rendimento in calo delle ultime stagioni, dominate da un Verstappen che si è laureato matematicamente di nuovo campione.
Intanto, Hamilton è stato protagonista di una dichiarazione che ha suscitato diverse polemiche e che mostra quanto sia interessato a voltare pagina e a pensare a ciò che succederà nel 2025.
Hamilton ha ammesso di aver meditato l’addio
Lewis ha ammesso che il messaggio radio, intercettato dopo la gara del Brasile, corrispondeva alla verità. Il suo intento era quello di correre per l’ultima volta con la Mercedes per poi saltare le ultime gare del Mondiale.
Ha poi spiegato la dinamica, poco prima di scendere in pista in America: “In quel momento mi sentivo così, come se non volessi davvero tornare dopo quel weekend, ma penso che sia naturale. È frustrante quando hai una stagione come questa, che sono abbastanza sicuro che non avrò di nuovo, o almeno lavorerò per non averla di nuovo”.
Le sue dichiarazioni sono state rispettate, a Las Vegas è finito sul podio
Hamilton dice che non deve dimostrare nulla a Wolff e alla Mercedes: “Sono qui in piedi, mi sento forte, mi sono allenato bene, mi sento benissimo. Sono in questo gioco da molto tempo. Sono state dette così tante cose su di me, ci sono state così tante micro-aggressioni, ovviamente non dal mio capo perché mi ha supportato in tutti questi anni e abbiamo ottenuto molto insieme, ma intendo in generale, dai media, e niente può abbattermi”.
Il secondo posto a Las Vegas ha placato le critiche e dimostrato la professionalità di uno sportivo che ha ancora tanto da dare alla Formula Uno.