Mani addosso all’arbitro: il presidente perde la testa | Condannato a tre anni
Il tribunale ha condannato a tre anni il presidente, reo di aver aggredito il direttore di gara, emessa la sentenza definitiva
Il Var ha rivoluzionato il mondo del calcio, con l’obiettivo di placare le polemiche per errori arbitrali. La percentuale è diminuita ma le critiche nel post partita restano spesso, con episodi da rivedere alla moviola.
Il campionato italiano si sta facendo notare per l’equilibrio sia al vertice che nei bassifondi della classifica. Tante squadre sono separate da pochi punti e ci sono tempo e ampi margini per recuperare posizioni.
Un’altra Serie A combattuta è quella turca, con diversi giocatori con un passato nel nostro Paese. Il Fenerbache, con Josè Mourinho in panchina e Dzeko in attacco, e il Galatasaray si contendono il titolo.
I giallorossi dovranno privarsi di Mauro Icardi e punteranno su Victor Osimhen e Dries Mertens per mettere a segno le reti necessarie per vincere lo scudetto e andare il più avanti possibile in Europa League.
Il punto sul campionato, il capocannoniere è l’ex punta della Lazio
Ma, a sorpresa, il capocannoniere momentaneo è Ciro Immobile che ha lasciato la Lazio quest’estate per trasferirsi al Besiktas. La media realizzativa dell’ex bomber dei biancocelesti è sopra le aspettative.
Ora milita nella seconda divisione del calcio turco, ma la scorsa stagione l’Ankaragucu si è resa protagonista di un episodio increscioso. L’ex presidente Faruk Koca ha ferito un pubblico ufficiale, cioè il direttore di gara.
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Una condanna definitiva, ha preso a pugni l’arbitro, andrà in carcere
Il tribunale lo ha condannato a tre anni e sette mesi di carcere, violando le leggi per prevenire la violenza nello sport. La vittima è stato l’arbitro Halil Umut Meler. Al momento del triplice fischio, Faruk lo ha cercato per lamentarsi della direzione e gli ha sferrato un pugno in faccia.
A causa dell’impatto sul suo volto, l’arbitro è caduto a terra. Alcuni tifosi hanno invaso il campo e lo hanno preso a calci. L’aggressione subita da arbitro fece il giro del mondo e costrinse il Federcalcio turca di sospendere il loro torneo per diverse settimane. La sentenza è stata emessa con una severa condanna nei confronti di Koca, reo di avere dato inizio a un vero e proprio pestaggio.