Morto in circostanze misteriose: tragico lutto in Italia | Lo sport piange la sua scomparsa
Uno degli sportivi più rappresentativi della sua regione muore in circostanze non ancora definite, tutta Italia ne piange la scomparsa
Uno degli sport più amati dagli italiani è il ciclismo. Il Giro D’Italia è tra le manifestazioni sportive più seguite al Mondo, con milioni di persone che si affollano per le strade della penisola per vedere il passaggio dei principali campioni della disciplina che lottano per la conquista della maglia rosa, tra volate in discesa e salite che richiedono un’importante resistenza fisica.
E sono tanti gli azzurri che hanno vinto titoli prestigiosi e gare combattute, con alcuni che sono entrati nell’immaginario collettivo, come il compianto Marco Pantani, la cui morte continua ad essere un mistero irrisolto a distanza di oltre 20 anni.
Un altro fatto analogo si è verificato nelle scorse ore, un’altra morte che getta nello sconforto gli appassionati di ciclismo.
Un’atleta che ha mostrato nel corso della sua carriera doti da velocista e che ha tenuto testa ai migliori della propria generazione in più di un’occasione.
Un’altra morte misteriosa in uno degli sport più amati dagli italiani
A lasciarci è Crescenzo D’Amore, ex ciclista professionista campano, morto in circostanze ancora in corso di accertamento. Il 45enne è stato trovato senza vita all’interno della sua auto, nei pressi di Napoli, in seguito, con ogni probabilità, a un incidente causato da un malore alla guida.
La famiglia ha chiesto ulteriori delucidazioni sulla sua avvenuta dipartita e nelle prossime ore dovrebbe essere svelato il motivo del suo decesso.
La carriera in breve di uno sportivo molto amato in Campania
D’Amore si è distinto sin dalla giovane età per il proprio talento, tanto da laurearsi campione del Mondo su strada juniores a San Sebastián a 18 anni. Firma un contratto con la Mapei nel 2000 e dà il meglio di sé tra il 2003 e il 2004 con la maglia dell’Acqua & Sapone, vincendo una tappa alla Settimana Coppi e Bartali e ottenendo due terzi posti al Giro d’Italia.
Dopo aver lasciato l’attività agonistica nel 2011, a causa di problemi fisici, D’Amore ha dovuto affrontare dei momenti complicati, tra precarietà lavorativa e una lotta contro una malattia ematologica che è riuscito a superare. Nonostante alcuni exploit non si è mai riuscito a imporre nel suo sport ma è stato una figura molto amata nella sua regione.