Doppia indagine contro Gravina: vogliono farlo fuori ! Rivoluzione totale per il calcio italiano
Gravina sotto accusa, c’è chi ritiene che ci sia di mezzo un complotto per impedirne la seconda elezione al vertice della FIGC
Notizia di poche ore fa è la chiusura del procedimento d’indagine nei confronti di Gabriele Gravina, depositato dalla procura della Repubblica di Roma. L’accusa contestata, nell’ambito dell’inchiesta avviata nel marzo 2023, è quella di autoriciclaggio.
Le indagini erano iniziate su segnalazione da parte della procura nazionale antimafia riguardo presunti illeciti emersi dall’inchiesta di Perugia su un’attività di dossieraggio e l’acquisto di una collezione di libri antichi.
A metà novembre il tribunale del riesame aveva respinto l’appello dei pubblici ministeri sul sequestro preventivo di 140mila euro nei confronti del presidente della Figc.
Tra le questioni oggetto di analisi dei giudici vi è anche l’assegnazione del bando del 2018 per il canale tematico della Lega Pro di calcio alla Isg Ginko, con diritti che sarebbero stabiliti non in modo lecito.
Le elezioni della presidenza della Figc, tema caldo di queste ore nel calcio italiano
Ore concitate che coincidono con l’elezione del nuovo presidente, con Gabriele Gravina convinto di candidarsi di nuovo per confermarsi come la figura di riferimento della Federazione.
C’è chi invoca un cambiamento e chi ritiene necessario un passo indietro, anche alla luce dei recenti capi d’accusa mossi nei suoi confronti.
L’intervento della politica, contraria al Gravina bis
Anche Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera dei Deputati, è intervenuto sulla questione a Radio Crc: “Bisogna cambiare perché ci serve il cambiamento. Dopo vent’anni anziché fare le elezioni a settembre si è incominciato a riformare e si è riformato lo statuto grazie a quella battaglia che portò a quell’emendamento che riconosceva alla Lega Serie A un’equa rappresentanza. Quello è stato il calcio decisivo per avviare una riforma. Lo stesso Presidente Gravina lo ha ammesso”.
Un discorso a tutto tondo il suo, con dei buoni propositi da mettere in atto: “Vorrei che il calcio fosse un settore dove altri fattori non entrano. Mi dispiace che si parli degli arbitri perché c’è una maxi evasione fiscale conclamata agli internazionali. Mi dispiace che il presidente Gravina sia stato accusato di autoriciclaggio e coinvolto in un processo che dovrà affrontare. Ci tengo a dirlo, il primo obiettivo che tutti devono avere in coscienza propria deve essere quello di salvaguardare il bene delle istituzioni. Qualsiasi cosa può deviare da esso non fa il bene della federazioni. Ognuno si deve fare un esame di coscienza”.