Violenza contro l’arbitro donna: Il calciatore ha perso la testa | Oltre alla squalifica una punizione esemplare
Continua a fare passi da gigante il movimento degli arbitri femminile in tutta Europa. Qualcuno però non è d’accordo.
In tutti i settori della vita quotidiana ormai è diventato argomento di attualità la ricerca di una parità dei sessi che però è ancora molto difficile e lontana dall’essere raggiunta. Grandi passi in avanti si sono fatti rispetto al passato, ma nei ruoli di potere, sia politico che economico, è ancora troppo bassa la percentuale di donne presenti rispetto agli uomini.
Il calcio è sicuramente uno sport che da sempre ha avuto peculiarità e connotati molto mascolini e in cui si è fatta e si continua a fare fatica a vedere e trattare allo stesso modo la componente femminile rispetto a quella maschile. Il calcio Women sta raggiungendo livelli importanti in tante parti del Mondo, ma viene ancora visto troppo spesso come non dovrebbe.
In Italia il campionato femminile di Serie A ha ormai la sua attenzione mediatica e la sua copertura televisiva, così come la Nazionale azzurra delle ragazze sta ottenendo risultati molto migliori, ma purtroppo assume un ruolo ancora troppo marginale.
Fino a qualche anno fa, invece, era impensabile vedere una donna dirigere una partita di Serie A, ora invece abbiamo la bravissima Maria Sole Ferrieri Caputi che appare stabilmente nei campi più importanti dei due primi campionati nostrani (Serie A e Serie B).
Donne arbitro, i passi in avanti fatti in Italia
In occasione di Inter-Torino della scorsa primavera, per esempio, oltre al fischietto numero uno, appunto la Ferrieri Caputi, per la prima volta si è assistito ad un terzetto tutto femminile, con l’arbitro donna, ma anche le due guardalinee.
Il movimento arbitrale femminile, quindi, sta facendo dei passi da gigante, in Italia e non solo, anche se c’è ancora tanto da lavorare per aumentare il numero di direttrici di gara che arrivano in Serie A e che magari vadano ad arbitrare anche in campo internazionale. Qualcuno, però, ancora non riesce a vedere di buon occhio questa presunta parità dei sessi in questo campo.
Donne arbitro, il caso DemirBay
Il calciatore turco Keren DemirBay, per esempio, è stato sanzionato con un cartellino rosso dall’arbitra tedesca Bibiana Steinhaus dopo una partita, quando uscendo dal campo le ha detto: “Dovresti stare in cucina”. L’arbitra ha incluso questo commento nel suo rapporto e la FIFA ha sospeso il calciatore per 5 partite.
Come parte della punizione, gli è anche stato ordinato di arbitrare una partita di calcio femminile. Durante quella partita, però, DemirBay non è sembrato pentito, anzi ha espulso 8 giocatrici con cartellini rossi. Quando gli hanno chiesto perché lo avesse fatto, ha risposto: “Perché le donne dovrebbero stare in cucina”.