“C’è un problema grosso…”: batosta Sinner | L’inchiesta si allarga
Nonostante i trionfi di questo 2024, continua a far parlare la vicenda legata al doping e alla positività del numero uno al Mondo.
Un anno magico e irripetibile per i colori azzurri, un anno storico per il nostro tennis, ma soprattutto per il nostro sport che ha visto raggiungere traguardi mai raggiunti. Risultati che sono arrivati grazie a Jannik Sinner che ha scritto il suo nome a chiare lettere nella leggenda.
Nonostante i suoi tantissimi titoli vinti, la seconda Coppa Davis di fila conquistata, la vittoria di Australian e US Open e la prima posizione nella classifica ATP del Ranking mondiale, ci sono stati anche momenti da cancellare e che lo stesso campione altoatesino preferirebbe non fossero mai accaduti.
Parliamo chiaramente del caso doping, scoppiato tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Intanto, cresce l’attesa per la sentenza definitiva sul caso Jannik Sinner. Il numero uno del mondo, dopo una prima assoluzione, riceverà, non prima di febbraio 2025, il giudizio del Tas, a cui ha fatto ricorso la Wada.
La situazione dell’altoatesino, dopo la positività riscontrata al Closterbol che gli è costata alcuni punti nel ranking Atp e poco altro, sta scuotendo il mondo del tennis e in tanti si sono espressi, a suo favore o per criticare la sentenza di assoluzione.
Tennis, Kyrgios si fa altri nemici dopo Sinner
La maggior parte dei suoi colleghi e degli ex campioni del mondo del tennis si sono schierati al suo fianco, ma qualcuno ha preferito fare il contrario, forse perché spinto dall’invidia per la forza e la bravura dell’attuale numero uno al mondo che sembra al momento ingiocabile ed imbattibile.
Tra questi, forse il più accanito nelle critiche e nei giudizi contro l’asso azzurro, è stato il tennista australiano Nick Kyrgios che più volte si è espresso a favore di una squalifica pesante contro Sinner circa il caso doping. L’ultimo bersaglio in ordine di tempo, però, è stato l’americano Andy Roddick.
Kyrgios vs Roddick, la risposta dell’americano
L’australiano, infatti, ha ripubblicato il post di un utente su X che insinuava che Roddick avesse usato qualche “crema magica” in carriera per giustificare la sua difesa a favore del caso Sinner. Kyrgios ha poi anche commentato, in aggiunta, con un inequivocabile: “Molto probabilmente”.
La risposta dell’ex campione statunitense non si è fatta attendere e non è stata di quelle leggere. Durante la registrazione del suo podcast ha detto: “I giocatori che si lamentano dell’inserimento di questi campioni nella Hall of Fame, quando non hanno mai lavorato due giorni di fila bene in vita loro, mi fanno sgranare gli occhi. C’è un problema serio…”. Il riferimento, nemmeno troppo nascosto, ovviamente, era tutto a Nick Kyrgios.