Sinner squalificato: sentenza ribaltata | È tutto deciso
Jannik Sinner sarà squalificato, la sentenza definitiva punisce il numero 1 del mondo, il tennis italiano non ci sta
Jannik Sinner è reduce da una stagione incredibile, in cui ha prima raggiunto e poi confermato la vetta del ranking maschile, con due Grandi Slam e otto trofei in bacheca tra cui il bis in Coppa Davis con la Nazionale italiana e la vittoria agli ATP Finals di Torino, senza lasciare nemmeno un set ai rivali.
Una dimostrazione di forza e di superiorità netta che fanno ben sperare per il 2025, con nuovi obiettivi da raggiungere, tra cui la partecipazione agli Internazionali di Roma, a cui ha dovuto rinunciare lo scorso maggio per un problema fisico.
Gioie personali che sono state, però, condizionate da una vicenda che tutt’ora non lo rende sereno riguardo al proprio futuro, la questione che riguarda il doping. Negli scorsi mesi il tennista altoatesino è risultato positivo.
Quando il caso sembra ormai essere risolto, un ricorso della Wada ha riaperto tutto e c’è grande apprensione in vista della sentenza che potrebbe significare una squalifica che cambierebbe, di fatto, le gerarchie al vertice, con possibili ripercussioni sulla carriera di Jannik.
Jannik è preoccupato, rischia di fermarsi per squalifica, le ultime indiscrezioni
La sentenza definitiva sul caso doping che vede coinvolto Jannik Sinner dovrebbe arrivare ad inizio febbraio, proprio poco dopo l’inizio della nuova stagione che l’azzurro inizierà a preparare a breve.
Di recente il direttore generale della Wada, Olivier Niggli, ha parlato durante un’intervista della situazione che riguarda Jannik, con delle affermazioni che non lasciano spazio a interpretazioni.
Sinner ha delle responsabilità, squalifica in vista per lui
A France Presse, Niggli ha dichiarato: “Nella decisione si è ritenuto che non vi fosse alcuna colpa di Sinner. La nostra posizione è che esiste ancora una responsabilità dell’atleta nei confronti di coloro che lo circondano. Quindi è questo punto giuridico che sarà discusso al TAS”.
Ha infine voluto specificare quanto segue: ”Non contestiamo il fatto che possa essersi trattata di contaminazione, ma riteniamo che l’applicazione delle norme non corrisponda alla giurisprudenza”. Parole che non fanno tirare un sospiro di sollievo a tutti i fan del numero 1 del mondo che vivrà con ansia il tempo che intercorrerà da qui all’emissione della sentenza.