La Roma lo ha fatto fuori dal progetto, saluta la Capitale in lacrime, voleva diventare una bandiera dei giallorossi
I Friedkin hanno rivoluzionato la Roma quest’estate con un mercato scoppiettante che non si sta rivelando azzeccato visto il rendimento nettamente insufficiente di questa prima metà di stagione, iniziata sotto i migliori auspici e con l’obiettivo di ritornare a giocare in Champions League, un traguardo che si può ritenere già accontonato con un girone d’anticipo.
Claudio Ranieri sta riuscendo a valorizzare alcuni nuovi innesti, operazione che non è riuscita a Daniele De Rossi prima, anche a causa della poca pazienza dei proprietari americani, e a Ivan Juric poi.
Hummels sta riuscendo a farsi perdonare un ambientamento davvero negativo nella Capitale, Alexis Saelemaekers sta portando dinamismo e grinta nel reparto offensivo, Dovbyk sta ritrovando il feeling con la rete e Koné si è già preso le redini della mediana.
C’è ancora tanto da fare ma la netta vittoria contro il Parma nell’ultimo turno farà vivere un Natale un po’ più sereno allo spogliatoio e ai tifosi che chiedono una continuità di risultati che è mancata fino a questo momento.
Indossare la maglia della Roma è un motivo di orgoglio per chi è nato nella Città Eterna ed è cresciuto nelle giovanili del club. Daniele De Rossi e Francesco Totti non hanno mai cambiato squadra nel corso della loro carriera e questo sarebbe stato il desiderio di un’altro romanista doc che la dirigenza ha ceduto, pur contro la sua volontà, ad agosto.
Lui è Edoardo Bove che si è ripreso dopo il malore accusato poche settimane fa ma che dovrà continuare la propria parentesi calcistica all’estero. La Fiorentina lo ha accolto nel migliore dei modi ma la sua avventura in Toscana è stata più breve del previsto.
Il suo agente Diego Tavano ha rilasciato un’intervista a Il Corriere dello Sport, in cui ha parlato di quanto il centrocampista sia motivato a tornare in campo: “Non mollerà di un centimetro. Ora sta bene. Manterrà sempre un atteggiamento positivo. Lotterò vicino a lui per raggiungere qualsiasi risultato“.
Racconta, inoltre, la sofferenza che ha provato quando ha dovuto lasciare la Roma: “I sostenitori della Roma lo hanno amato incondizionatamente anche dopo il cambio di maglia. Certo, non sarebbe voluto andare via, voleva diventare una bandiera della squadra giallorossa. Ha svuotato l’armadietto e abbiamo pianto mentre andavamo alla stazione per prendere il treno“.
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