L’Italia dello sport in lutto: ci lascia il grande attaccante | Ha provato a lottare fino all’ultimo

Altro lutto nel mondo dello sport italiano, con le sue reti ha regalato momenti indelebili a un club storico, si arrende alla malattia

La morte di uno sportivo porta indietro la mente a ricordi del passato, quando costui era grande protagonista nella propria squadra ed era idolatrato dalla tifoseria. Ci sono campioni sia dentro che fuori dal campo, il cui nome viene per sempre associato a una società per i meriti che ha dimostrato nel corso della sua carriera e per l’attaccamento che ha dimostrato alla maglia.

L’ex giocatore si è spento all’età di 70 anni e la notizia ha gettato nello sconforto una città intera. Ha debuttato in prima squadra a soli 13 anni e nel corso degli anni l’ha guidata a una storico traguardo, conquistando la promozione in Serie A.

Lui era il top player di una squadra che era complicata da affrontare a cavallo tra gli anni Sessanta e Ottanta, e il cordoglio proviene da tutta la Federazione che si ricorda di lui come il principale artefice di un miracolo sportivo.

Siamo al confine tra Liguria e Toscana, in una cittadina affacciata sul mare e meta turistica estiva. Qua lo sport che renderà celebre il luogo in tutta Italia è sempre legato all’acqua ed è la pallanuoto.

Se ne va un campione dello sport italiano

A lasciarci è Rodolfo Cresci, leggendario giocatore del Lerici Sport che ne piange la scomparsa, avvenuta in modo prematuro. Nessuno si aspettava di leggere questa notizia. La morte lascia un vuoto in una disciplina che perde così una delle colonne portanti.

Cresci ha praticato anche altri sport nella propria vita tra cui il calcio dove svolgeva il ruolo di portiere, ottenendo dei risultati discreti, a dimostrazione di una voglia di sperimentare e di mettersi in gioco.

Candele accese a lutto - Foto Pixabay - Ilpallonegonfiato
Candele accese a lutto – Foto Pixabay – Ilpallonegonfiato

Il ricordo di un amico di vecchia data

A ricordarlo è Roberto Centi, ex compagno al Lerici Sport e al Club nautico di Marina di Carrara: “Il suo numero preferito era immergersi a metà vasca, riemergere libero da marcature a tre metri dal portiere avversario e fare gol nello stupore e nell’ammirazione generale“.

Un sentito messaggio di cordoglio: “Ogni volta che ci capiterà di fare due vasche e di nuotare, penseremo a quel tuo modo di spiazzare gli avversari e spereremo che tu riemerga e dica a tutti noi che non è vero che non ci sei più, che eri solo sott’acqua per un altro dei tuoi gol geniali”.