Il ricovero in ospedale e la prematura scomparsa: ci lascia un’icona della nostra Serie A | I medici non hanno potuto salvarlo

Candele accese a lutto - Foto Pixabay - Ilpallonegonfiato
Candele accese a lutto – Foto Pixabay – Ilpallonegonfiato

Ci ha lasciato nelle ultime ore, minuto di silenzio in tutta la serie A, se ne va una leggenda del calcio italiano

Il 2025 si è aperto con la morte di una leggenda del calcio italiano. Ci lascia all’età di 80 anni. Una vita spezzata all’improvviso che getta nello sconforto la sua famiglia e tutti gli appassionati dello sport più seguito nel nostro Paese, con una tifoseria in particolare che è rimasta colpita dalla notizia.

La sua carriera è legata al Torino, con 200 presenze in maglia granata, mentre da allenatore ha guidato il Pisa, con una promozione in A, la Fiorentina, il Padova, il Como e il Perugia, per poi intraprendere una carriera da commentatore radiofonico e televisivo.

L’ex centrocampista, nato a Piombino nell’aprile del 1944, è morto presso l’ospedale della sua città natale, dov’era ricoverato da qualche giorno.

Nessuno si aspettava la sua dipartita, anche se le condizioni erano peggiorate, rendendo obbligatorio il ricovero. Il dispiacere è palpabile anche nelle parole dei vertici del calcio italiano, di ex colleghi che hanno avuto modo di conoscerlo da vicino.

Una lunga carriera in A per un centrocampista grintoso e rapido

Lui è Aldo Agroppi, mediano del Torino dal 1967 al 1975, periodo in cui ha fatto anche il proprio debutto in Nazionale, raccogliendo in tutto cinque gettoni. Agroppi è tra i protagonisti della rinascita della squadra piemontese a cavallo degli anni 1960 e 1970, con cui conquista due Coppe Italia, i primi successi del club granata dai tempi del Grande Torino e della tragedia di Superga.

Concluderà poi la parentesi da calciatore al Perugia, neopromosso in A. Coi grifoni conduce altri due buoni campionati in massima serie, indossando varie volte anche la fascia di capitano.

Aldo Agroppi - Foto Lapresse - Ilpallonegonfiato
Aldo Agroppi – Foto Lapresse – Ilpallonegonfiato

Un minuto di silenzio per ricordare un grande protagonista del calcio italiano

Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha rilasciato un messaggio di cordoglio: “La scomparsa di Aldo Agroppi rappresenta un grave perdita per il calcio italiano. Da calciatore prima e da allenatore poi ha attraversato decenni da protagonista mostrando ottime qualità tecniche e grande personalità. Caratteristiche che ha conservato anche nel suo ruolo di commentatore, sempre vero e mai banale”.

Per commemorarlo, la FIGC ha disposto un minuto di silenzio prima delle gare in programma nel fine settimana, compresi anticipi e posticipi.