L’ex nazionale ha perso la vita in guerra: il paese in lutto | Lo ha fatto a causa della droga

Italia-Russia
Un’immagine di un’amichevole di qualche anno fa tra le formazioni giovanili di Italia e Russia/LAPRESSE-ilpallonegonfiato.it

Arriva la notizia clamorosa della morte sul fronte di un ex calciatore che ha perso la vita nelle ore scorse.

Alcune volte la parabola della vita di ognuno di noi sa essere davvero beffarda. Spesso, purtroppo, si assiste a storie, soprattutto tra i personaggi famosi, di soggetti che toccano il loro massimo, sono conosciuti, amati e venerati, salvo poi cadere repentinamente a causa di vizi e cattive abitudini o, ancora, per via di investimenti andati male.

Anche il mondo del calcio, dal suo canto, è pieno zeppo di storie di alti e bassi, di successi fulminanti e di cadute altrettanto clamorose. Molti calciatori, infatti, dopo aver raggiunto vette di fama e ricchezza impensabili, si sono ritrovati a fare i conti con difficoltà economiche, problemi personali o dipendenze.

La droga, le dipendenze dal gioco, le cattive amicizie, qualche frequentazione sbagliata, ma anche l’alcool, spesso sono i motivi di queste cadute fragorose. Appartengono a quest’ultima categoria, per esempio, diversi calciatori caduti in disgrazia a causa del loro vizio del bere. Alcuni di loro non riuscivano a non farlo nemmeno da calciatori, altri, invece, hanno cominciato al termine della carriera.

I casi più noti di calciatori caduti in disgrazia a causa dell’alcool sono certamente quelli che riguardano George Best, morto una ventina di anni fa, anche a causa dei problemi di salute legati al suo alcolismo, Paul Gascoigne, caduto in depressione per la sua dipendenza, e il brasiliano ex Inter e Roma, Adriano.

Ex caduti in disgrazia, da Adams a Bugayev

Un nome meno conosciuto, ma altrettanto spendibile da questo punto di vista, è quello di Tony Adams. Ex capitano dell’Arsenal e titolare della Nazionale inglese, soprattutto negli anni ’90, è stato uno dei difensori più forti della sua generazione. Anche lui, però, ha combattuto a lungo contro l’alcolismo. La sua carriera è stata segnata da numerosi incidenti e arresti, ma poi è riuscito a riscattarsi grazie alla sua forza di volontà.

Nelle ultime ore, invece, è arrivata la notizia di un ex calciatore che, per rimediare ai suoi problemi legali dovuti allo spaccio di droga, è morto in guerra. Si tratta di Aleksei Bugayev che è stato ucciso mentre combatteva nel conflitto in corso tra Russia e Ucraina. La sua morte è stata confermata, lunedì 30 dicembre, dal padre.

Alexsei Bugayev
Alexsei Bugayev, ex nazionale russo, ha perso la vita nel conflitto russo-ucraino/FACEBOOK-ilpallonegonfiato.it

Russia, la triste storia dell’ex Nazionale Bugayev

L’ex nazionale russo, che ha rappresentato la sua Nazione ai Campionati Europei del 2004 e si è ritirato dal calcio giocato all’età di 29 anni, aveva 43 anni. Si era unito alle forze di Vladimir Putin solo pochi mesi dopo essere stato condannato a 10 anni di carcere per traffico di droga.

Bugayev, infatti, avrebbe tentato di vendere quasi mezzo chilo di metilefedrina e poteva essere condannato a un totale di 20 anni di carcere se non si fosse dichiarato colpevole in Tribunale. Detenuto dal novembre 2023, ha poi promesso di combattere per l’esercito russo in Ucraina, nel contesto di un’azione volta a reclutare criminali in Russia. Putin, infatti, ha firmato una legge che consente ai prigionieri di combattere, consentendo ad alcuni di raggiungere addirittura la prima linea prima dei rispettivi processi.