Si sono sentiti a telefono: Mourinho in contatto con i giallorossi | Spunta una chiamata segreta
Mourinho sta mantenendo i contatti con la Roma, una chiamata recente svela un retroscena sorprendente: ecco il racconto del giocatore giallorosso
Josè Mourinho è stato esonerato un anno fa dalla Roma dopo che il club era sprofondato al nono posto in classifica, con il serio rischio di non accedere alle competizioni europee per la stagione successiva. Il tecnico portoghese è stato salutato con dispiacere dalla tifoseria e dallo spogliatoio, apprezzato per il carisma e per il cammino compiuto in campo internazionale, con un trofeo in bacheca e una finale raggiunta.
Ha pagato il rendimento altalenante in serie A, con due sesti posti consecutivi che non hanno rispettato l’obiettivo prefissato dalla società che era quello di qualificarsi in Champions.
Il direttore sportivo Tiago Pinto aveva ingaggiato per lo più giocatori in prestito o parametri zero in cerca di riscatto, profili che non presupponevano la possibilità di dare vita a un progetto a lungo termine.
Tra i titolari durante la gestione targata Mourinho vi è un talento che adesso rischia di lasciare la Capitale, dopo una prima parte di annata davvero deludente e un’unica grande gioia, il goal siglato nel derby.
Mourinho lasciò la Roma un anno fa, cosa successe a Trigoria
Lui è capitan Lorenzo Pellegrini che ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport che racconta di come lo spogliatoio ha vissuto l’addio del mister lusitano: “Un anno fa mandarono via Mourinho. Fu uno shock, anche perché nessuno se lo immaginava. Per noi non fu un bel momento. A fine novembre la squadra si era opposta al suo esonero“.
Tutti volevano la sua permanenza: “Leggemmo che lo volevano cacciare, andammo da Tiago Pinto per chiedere se era vero e gli spiegammo che non c’era bisogno di mandarlo via. Volevamo continuare con lui. Invenzioni dei giornali, la sua risposta“.
Anche dopo l’esonero, Mourinho continua a sentire il giallorosso al telefono
Un ricordo davvero piacevole dei due anni e mezzo con lui in panchina: “Con José ho vissuto gli anni più belli della mia carriera. Subito dopo l’esonero altre voci ridicole, ci sentimmo al telefono perché desideravo chiarire la mia posizione e lui ha capito“.
Un rapporto speciale con i giocatori: “Mou è trascinante, ti folgora. Noi ci dicevamo che se prima di ogni partita ci avesse chiesto di sbattere la testa contro un albero l’avremmo fatto tutti“.