Var, errori e polemiche: bocciatura totale | Clamoroso dietrofront in diretta

Sala Var Lissone
Un’immagine della Sala Var di Lissone dove lavorano gli arbitri che assistono i giudici di campo/LAPRESSE-ilpallonegonfiato.it

La tecnologia, che doveva eliminare le controversie e le polemiche, continua a far discutere e creare malcontenti pesanti.

Negli anni ’90, ma anche agli inizio del nuovo millennio, impazzava la discussione, soprattutto nel famosissimo “Processo di Biscardi”, su quanto nel mondo del calcio ci sarebbe stato bisogno della moviola in campo per correggere le decisioni arbitrali sbagliate, o presunte tali, e per rendere migliore e più trasparente lo sport più seguito degli italiani.

Una battaglia di Aldo Biscardi, compianto decano dei giornalisti sportivi italiani, che veniva spesso anche scimmiottata e presa in giro. Alla fine, però, dopo varie sperimentazioni e infondo ad un lungo percorso, nell’agosto del 2017, proprio in Italia, ancor prima che in altre Nazioni, ecco il Var e la possibilità di chiamare al monitor gli arbitri per correggere alcune decisioni sbagliate.

Chiamare al monitor per farle rivedere direttamente all’arbitro, oppure riguardarle dalla Sala Var di Lissone, dove ci sono altri arbitri che osservano replay e prendono decisioni, e comunicare la decisione giusta al direttore di gara a seconda del protocollo.

Ed è proprio questo protocollo, però, che fa discutere, ma non solo. Le polemiche continuano ad impazzare, l’uniformità delle decisioni non è mai arrivata e ci sono delle regole che vengono criticate apertamente e aspramente da dirigenti, allenatori, addetti ai lavori, ma anche ogni giorno dai milioni di spettatori del calcio che polemizzano su errori arbitrali, o presunti tali.

VAR e tecnologia, le polemiche continuano

E, così, le polemiche non sono state sopite, le decisioni arbitrali continuano ad essere discusse e i sospetti non sono terminati, ma anzi forse sono addirittura aumentati. Adesso, infatti, non si parla più di complotto soltanto nei confronti di una sola persona, e cioè l’arbitro, ma ancora di più verso quelli che sono ai monitor del Var e che sono ancora meno giustificati nel non prendere la decisione giusta.

Ci sono poi delle situazioni, come i falli di mano in area di rigore, i contatti da espulsione, i calci di rigore da fischiare o meno, che vengono interpretati in maniera diversa da caso a caso e, questa mancanza di imparzialità e uniformità di giudizi, fa arrabbiare tantissimo gli addetti ai lavori.

Gian Piero Gaperini,
Gian Piero Gasperini, allenatore Atalanta, ha criticato apertamente e aspramente il Var ed il suo uso/LAPRESSE-ilpallonegonfiato.it

Gasperini e la sua netta critica al VAR

Molti sono quelli che addirittura pensano che il Var abbia rovinato il gioco del calcio e che sarebbe meglio abolire il suo utilizzo. Tra questi c’è sicuramente anche Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta che non è mai stato troppo tenero nei confronti dell’utilizzo della tecnologia nel calcio, ma soprattutto nel giudicare come viene utilizzata.

In un’intervista a Sport Mediaset, dopo aver già polemizzato al termine del match di campionato di sabato 1 febbraio contro il Torino, Gasperini, a precisa domanda sul Var, ha tagliato netto ed ha risposto che secondo lui l’utilizzo della tecnologia ha rovinato il calcio che era decisamente meglio senza questo nuovo strumento.