Inter, il debito non può essere ripagato: dichiarato il fallimento | Questa volta è arrivata la fine
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Il debito è troppo alto ed è stato inevitabile dichiarare bancarotta, il futuro dell’Inter è in discussione, panico tra i tifosi
Dopo l’inchiesta che ha riguardato gli ultras della Curva Nord e il servizio di Report, che ha messo in evidenza quanto delle sponsorizzazioni farlocche provenienti dalla Cina fossero state oscurate dai vertici del calcio italiano per tutelare la società, è arrivato il giorno più tragico per la famiglia Zhang. I nodi sono venuti al pettine e le tre holding controllate dagli ex proprietari dell’Inter sono andate in bancarotta.
Un epilogo che nessuno si sarebbe aspettato, basandosi sugli elogi da parte di dirigenti, carta stampata e opinionisti nei confronti della proprietà che ha ceduto le proprie quote agli americani Oaktree la scorsa estate.
Lo stesso Beppe Marotta aveva lodato l’operato dei suoi capi, ritenendo che stessero compiendo un percorso virtuoso nel mondo del calcio, che i debiti sarebbero stati risanati e che per i tifosi non c’era niente da temere.
Dichiarazioni che si sono verificate per niente lungimiranti, con il club di Viale della Liberazione che, bilancio dopo bilancio, ha visto peggiore la propria situazione finanziaria, nonostante i tentativi, illeciti, di porre una pezza.
Il fallimento è stato inevitabile, dichiarata la bancarotta, l’Inter è nei guai
Il confermato presidente della FIGC Gabriele Gravina, a Report, ha dichiarato: “Si fa spesso confusione tra il debito del club e quello del titolare della società. Il problema non è il debito in sé, ma la capacità di soddisfarlo. Sunning in bancarotta non è confusione ma la verità“.
Un calcio italiano che ha più proprietà straniere che gestite da imprenditori del nostro Paese, segno dei tempi che sono cambiati e dell’insostenibilità economica dovuta ai costi in aumento costante per poter garantire stabilità a una squadra di Serie A.
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Intanto la squadra cerca di concentrarsi sulle prossime partite
Inter che si prepara alla seconda metà della stagione, con l’obiettivo di non essere intaccata a livello mentale dalle questioni extrasportive che la riguardano. L’organico è competitivo in ogni reparto e in corsa in tutte le competizioni.
Inzaghi non ha intenzione di concludere l’annata senza alzare un trofeo e la squadra sembra coesa per centrare l’ennesima vittoria di un ciclo vincente, frutto della progettazione di Marotta e della capacità di gestione del mister emiliano.