Sinner finisce davanti al giudice: azioni legali a livello internazionale | Il reato è gravissimo

Jannik Sinner - Foto Instagram - Ilpallonegonfiato
Jannik Sinner – Foto Instagram – Ilpallonegonfiato

Continua a far parlare la squalifica che è stata inflitta a Jannik Sinner, la sentenza può subire delle variazioni, i legali sono al lavoro

Il mondo del tennis è stato scosso dalla squalifica che ha subito Jannik Sinner. Il campione altoatesino sarà costretto a stare lontano dai terreni di gioco per tre mesi a causa della positività al Clostebol, datata marzo 2024 e decretata dalla Wada. Il numero 1 del ranking mondiale dovrà rinunciare a quattro tornei, quelli di Indian Wells e di Miami negli Stati Uniti, e due in Europa, quello di Montecarlo e di Madrid.

La squalifica terminerà il 4 maggio e ciò consentirà a Jannik di potere fare parte del tabellone degli Internazionali BNL d’Italia di Roma, torneo che aveva saltato lo scorso anno a causa di un problema all’anca.

Dovrà farsi trovare pronto per questo appuntamento che anticiperà i prossimi due Grandi Slam, quello parigino del Roland Garros prima della stagione sull’erba che culminerà a Wimbledon.

C’è rammarico all’interno del suo team per la decisione che è stata presa e che vanifica un inizio di 2025 sulla falsariga di come aveva terminato l’annata precedente e con il successo agli Australian Open.

Sinner ha intenzione di difendersi in ogni modo

Jannik ci tiene che sia fatta una battaglia contro la disinformazione, con l’atleta che è diffamato in quanto accusato di essersi dopato, quando ciò non è avvenuto, affermando che chiunque si renderà colpevole di calunnia subirà delle conseguenze legali, sia in Italia che all’estero.

Ross Wenzel, consigliere generale della WADA, ha sottolineato: “Questo caso è lontano un milione di chilometri dal doping. Le prove scientifiche hanno escluso qualsiasi possibilità di doping intenzionale, compreso il microdosaggio”.

Jannik Sinner agli Australian Open - Foto Instagram - Ilpallonegonfiato
Jannik Sinner agli Australian Open – Foto Instagram – Ilpallonegonfiato

La squalifica di tre mesi è stata criticata da molti

James Fitzgerald, portavoce della WADA, spiega cosa ha spinto a una sanzione di tale portata: “Sebbene una sospensione di almeno un anno sia prevista dal principio di responsabilità oggettiva, è stata ritenuta eccessiva, poiché era chiaro che non vi era né intenzione né miglioramento delle prestazioni“.

Un chiarimento dovuto che Sinner si augura porti alla fine di accuse infondate e che non corrispondono alla realtà, con un errore che è stato accidentale e commesso da persone che facevano parte del suo staff.