Il Napoli snobba Maradona: addio a un simbolo della città | De Laurentiis riscrive la storia

Il presidente dei partenopei ha un progetto chiaro in mente che quasi sicuramente non terrà conto della storia azzurra.
Dal campo non stanno arrivando propriamente buonissime notizie, con la vetta della classifica persa proprio alla vigilia dello scontro diretto contro l’Inter a causa dei soli tre punti conquistati nelle ultime quattro. La situazione si fa ancora più difficile se si pensa alla lista degli indisponibili che nelle ultime ore si è allungata con l’infortunio di Frank Anguissa.
E, così, le speranze di vedere il Napoli lottare per vincere il secondo Scudetto in tre anni si riducono sempre più e molti se la prendono con la società ed il Presidente Aurelio De Laurentiis che non ha rinforzato la squadra a dovere nel mercato di gennaio, lasciando ad Antonio Conte poche opzioni di qualità in rosa.
I tifosi che sognavano un bis ravvicinato come avvenne ai tempi di Diego Armando Maradona, quindi, possono aggrapparsi alle ultime speranze e alla resilienza del proprio allenatore, ma sanno che non possono fare affidamento su un campione assoluto e trascinatore ineguagliabile come fu, ai tempi, proprio El Diez argentino.
Maradona per Napoli, come ben sappiamo, è stato molto più che un semplice calciatore. Diego è stato un campione assoluto, un trascinatore, un simbolo di rivincita e rinascita, un Dio sceso in terra che ha portato il club partenopeo dove nessuno lo aveva mai portato, riuscendo a vincere due Scudetti e una Coppa Uefa nel giro di soli quattro anni.
Stadio Diego Armando Maradona, le intenzioni di ADL
Non è un caso che, così come succede in Argentina, Napoli è diventata la casa di Diego Armando Maradona e ci sono angoli interamente dedicati a lui in città, con reliquie, murales, lumi, riti sacri e profani, soprattutto dopo la sua morte avvenuta nell’ottobre del 2020.
Morte che ha portato anche alla ridenominazione dello Stadio del Napoli che è passato, dal chiamarsi San Paolo, al nome Stadio Diego Armando Maradona, in memoria ovviamente del calciatore più forte di tutti i tempi, ma soprattutto di uno dei simbolo della città. Ora, però, Aurelio De Laurentiis, almeno a parole, ha intenzione di andare oltre e aprirsi alla modernità.

Nuovo stadio a Bagnoli, la situazione è ferma
Il 7 marzo 2024, infatti, quasi un anno fa, il patron del Napoli annunciava sui suoi profili social la volontà di costruire un nuovo stadio a Bagnoli e di non aver intenzione di rifare il Diego Armando Maradona. A quei tempi, ADL parlava di una prima pietra per la costruzione del nuovo stadio che sarebbe stata posata dopo 18 mesi, mentre annunciava 30 mesi di tempo affinché il nuovo impianto fosse pronto.
Allo stato attuale delle cose, però, come ironicamente faceva notare qualche tifoso del Napoli su X, mancherebbero sei mesi per i primi passi del nuovo impianto, ma il progetto è praticamente bloccato e non è stato fatto alcun passo avanti. Anzi, nelle ultime settimane è tornata d’attualità la possibilità di aprire il terzo anello del Maradona per assistere alle partite casalinghe del club partenopeo.