Un altro tsunami travolge l’Inter: ennesima indagine aperta | La condanna non è più un utopia

Nuova indagine che riguarda l’Inter, il clima ad Appiano Gentile è sempre più incandescente, ecco cosa rischia il club nerazzurro
I primi mesi del 2025 dell’Inter sono alquanto paradossali. In campo gli uomini guidati da Simone Inzaghi sono in corsa in tutte le competizioni, con il sogno del Triplete ancora vivo. In Serie A hanno scavalcato il Napoli in vetta, in Coppa Italia hanno battuto la Lazio e staccato il pass per le semifinali, dove affronteranno in un doppio e acceso derby i cugini del Milan, mentre in Champions League sono attesi agli ottavi di finale al cospetto di un Feyenoord abbordabile, almeno sulla carta.
Il clima è però minato da alcune questioni extrasportive che sono emerse nell’ultimo periodo. La prima indagine riguarda l’inchiesta Doppia Curva, che ha portato a 19 arresti di membri del gruppo organizzato del tifo delle curve delle due squadre di Milano.
I precedenti proprietari del club di Viale della Liberazione hanno dichiarato bancarotta, poco dopo un servizio di Report in cui è evidenziata una situazione finanziaria drammatica in cui vessava l’Inter durante la gestione Zhang.
I cinesi si sarebbero resi colpevoli di un falso in bilancio, con sponsorizzazioni farlocche per rimpolpare i ricavi e far sembrare meno disperato il quadro dei debiti, lasciati poi in eredità agli Oaktree, che sono al comando dei nerazzurri dallo scorso giugno.
Piove sul bagnato in casa Inter, aperta un’altra indagine
Un altro caso riguarda capitan Lautaro Martinez che non è stato sanzionato dopo una presunta bestemmia al termine del match dell’Allianz Stadium, perso due settimane fa contro la Juventus.
La Procura Federale sta ancora indagando, ha ottenuto un video con il labiale di Lautaro e cerca l’audio incriminato che potrebbe portare a una squalifica di almeno un turno, come previsto dall’articolo 37 del Codice di Giustizia Sportiva.

La Procura è al lavoro per emettere una sentenza, cosa rischia il giocatore dell’Inter
Lautaro, che ha siglato il goal della vittoria nell’ultimo turno di campionato, ha negato con fermezza ogni accusa, ribadendo alla società di non aver pronunciato alcuna espressione blasfema.
Il verdetto della Procura potrebbe non arrivare in tempi brevi e questo consentirà al bomber argentino di guidare la sua squadra allo Stadio Diego Armando Maradona.