Il pentito fa tremare l’Inter: ha raccontato la verità al giudice | Il club in mano alla malavita organizzata

Nuove dichiarazioni di grave entità rischiano di minare la stabilità dell’Inter, parla il pentito, emergono dettagli sorprendenti
Tra le indagini che hanno riguardato l’Inter nell’ultimo periodo vi è l’inchiesta Doppia Curva che ha riguardato i gruppi organizzati del tifo delle due squadre di Milano e che ha portato a 19 arresti e un sistema che gestiva diverse dinamiche legate allo stadio, dai parcheggi di San Siro alle biglietterie.
La società nerazzurra è coinvolta per aver avuto dei rapporti ravvicinati con queste figure, con delle richieste specifiche che sono state accontentate, come l’aumento di biglietti a loro riservati per la finale di Champions League di due anni fa a Istanbul.
Ma non finisce qua. Torniamo indietro, al 2021, anno in cui i nerazzurri hanno conquistato lo Scudetto numero 19, con Antonio Conte in panchina e con Romelu Lukaku come terminale offensivo e trascinatore.
Proprio l’attuale centravanti del Napoli ha regalato un orologio al capo della curva Nord di allora Andrea Beretta, che aveva gi ricevuto un Daspo. A svelarlo è lo stesso pentito che sta collaborando per una riduzione della pena e che lo ha comunicato nell’ultimo interrogatorio datato 18 febbraio.
Una confessione che spiazza tutti, era arrivato a dialogare anche con i vertici dell’Inter
Beretta è imputato per associazione a delinquere aggravata dal metodo mafioso e di omicidio per aver ucciso lo stesso Bellocco, uno dei figli prediletti delle cosche di Rosarno.
L’indagato ha svelato di avere avuto rapporti anche con il vicepresidente Javier Zanetti, legati alle coreografie della curva che poi riferiva al presidente Beppe Marotta che ha sempre negato di avere avuto contatti diretti con il capo ultras.

Chi sono gli uomini dello spogliatoio coinvolti in questa vicenda
Anche mister Simone Inzaghi e due giocatori cardine della rosa come Barella e Calhanoglu si sono presentati di fronte al giudice. Per loro è ancora forte il rischio di una sanzione personale, da una multa a una squalifica che potrebbe incidere sul rush finale della stagione del club di Viale della Liberazione, ancora in corsa in tutte e tre le competizioni.
Inter che ha vinto la gara d’andata a Rotterdam degli ottavi di finale di Champions League contro il Feyenoord e che si presenterà al secondo scontro forte di ben due reti di vantaggio.