“Dimissioni immediate dalla Juventus”: un fallimento targato Motta-Giuntoli |La separazione è definitiva

La pesante sconfitta subita in casa contro l’Atalanta ha fatto scatenare le polemiche e le proteste all’interno dell’ambiente bianconero.
L’illusione è durata pochissimo. Le cinque vittorie consecutive in campionato, seppur inframmezzate dalle due pesanti eliminazioni dalle Coppe, Champions League e Coppa Italia, avevano portato la Juventus a meno sei dall’Inter capolista e avanzato, almeno teoricamente, idee e speranze di potersela giocare in ottica Scudetto.
La stagione della Juventus, però, ha vissuto l’ennesima svolta negativa, questa volta però probabilmente definitiva, nella serata di domenica quando, all’Allianz Stadium, l’Atalanta di Gian Piero Gasperini ha banchettato sui resti della Vecchia Signora e ha massacrato una squadra che continua ad avere enormi problemi, sotto tutti i punti di vista.
Lo 0-4 finale ha aperto definitivamente la crisi in casa bianconera ed ora bisognerà pensare soltanto a difendere e conquistare il quarto posto, per non rischiare di rendere disperata e senza ritorno una stagione che già, per molti, si può definire fallimentare.
La Juventus ha abbandonato già a marzo tutti i possibili obiettivi stagionali, uscendo male dalle tre coppe in cui è stata impegnata, e dando l’impressione di essere una squadra costruita male e gestita ancora peggio. La cosa che più preoccupa dalle parti della Continassa, però, è l’ambiente che è in subbuglio e fermento, con i tifosi che hanno definitivamente perso la pazienza e hanno individuato i loro obiettivi da contestare aspramente.
Juve, i tifosi chiedono la testa di Giuntoli e Thiago Motta
Per tutti, infatti, i principali colpevoli della situazione bianconera sono essenzialmente due: Cristiano Giuntoli e Thiago Motta. Il primo, plenipotenziario dirigente della Juve, non ha saputo costruire, sempre secondo i tifosi, una squadra all’altezza e questo nonostante i tanti milioni messi a disposizione dalla società. Il secondo, invece, descritto come il “Salvatore della Patria” e colui che avrebbe riportato la Juventus in alto, non è riuscito a dare uno straccio di gioco alla squadra e nemmeno a portare i risultati.
A Thiago Motta, poi, vengono contestati anche i comportamenti, gli atteggiamenti, la mancanza di empatia verso i propri calciatori ed una comunicazione che spesso ha fatto storcere il naso a tutto l’ambiente bianconero. Non è un caso, infatti, che, al termine della partita contro l’Atalanta, ma anche durante e prima, molti tifosi abbiano intonato cori a favore del ritorno di Massimiliano Allegri.

Juve, le accuse a Giuntoli
Sui social, intanto, impazza la protesta dei tifosi juventini che chiedono con forza le dimissioni immediate di Cristiano Giuntoli e Thiago Motta. La società, invece, sicuramente aspetterà la fine della stagione, per poi valutare il da farsi. Troppo importante sarà la qualificazione alla prossima Champions League, ma a questo punto, la conferma dell’allenatore non è scontata nemmeno in quel caso.
Per quanto riguarda il dirigente ex Napoli, invece, le proteste montano soprattutto a causa dei tanti soldi spesi, circa 250 tra mercato estivo e invernale, per calciatori che non stanno dando nulla alla causa. Da Koopmeiners, pagato circa 60 milioni, a Douglas Luiz (5o), a Nico Gonzales (38), fino ad arrivare agli ultimi arrivi, quasi inspiegabili, di Alberto Costa, quasi 15 milioni di euro, e Kelly che, obbligo di riscatto incluso, costerà circa 20 milioni di euro.