“Thiago Motta confermato”: ribaltone totale Juventus | Ecco i motivi della scelta

La Juventus riparte da Thiago Motta, il tecnico è confermato nonostante i risultati non siano all’altezza delle aspettative
Con la netta sconfitta rifilata per mano dell’Atalanta, la Juventus ha posto fine al sogno di tornare in corsa per lo scudetto nelle ultime dieci partite del campionato. Le cinque vittorie consecutive avevano alimentato delle speranze eccessive in un ambiente che aveva, comunque, registrato due eliminazioni inaspettate dalla Coppa Italia e dalla Champions League.
Era dal 1967 che i bianconeri non perdevano con quattro reti di scarto in casa e una parte di tifosi ha lasciato lo stadio prima del triplice fischio finale in segno di protesta nei confronti della squadra, del mister e della dirigenza.
C’è chi rimpiange Max Allegri e chiede a gran voce il suo ritorno, dato che con una rosa nettamente inferiore dal punto di vista tecnico ha eguagliato gli odierni risultati, evitando figuracce di tale portata.
Non tutti sono, però, d’accordo su un Allegri tris, in quanto rappresenterebbe un tornare indietro e un bocciare in toto un ciclo che è stato intrapreso la scorsa estate e che ha visto investimenti cospicui.
Un mercato che non ha dato le risposte sperate
I tre innesti più dispendiosi della campagna acquisti targata Cristiano Giuntoli si sono rivelati dei flop. Teun Koopmeiners, Nico Gonzalez e Douglas Luiz non hanno reso come ci si aspettava e c’è da capire se la principale responsabilità è da additare a Thiago Motta, dato il valore indiscusso dei sopracitati giocatori.
Ne hanno parlato nelle ultime ore due opinionisti di spessore come Riccardo Trevisani e Carlo Pastore a Cronache di spogliatoio, con un dibattito da cui sono emerse delle posizioni diametralmente opposte.

Motta merita di essere l’allenatore della Juventus anche la prossima stagione, ecco perché
Trevisani sostiene che la Juventus dovrebbe riconfermare Thiago Motta. Prima della sconfitta contro l’Atalanta, infatti, la Vecchia signora aveva perso solo una volta in questa serie A e aveva la migliore difesa, nonostante la pesante assenza del leader della retroguardia Gleison Bremer.
Il telecronista di Mediaset sostiene, inoltre, che gli allenatori giovani siano soliti commettere errori quando passano da un club di media fascia a uno chiamato a vincere trofei. Delle battute d’arresto non riabilitano il ciclo precedente, concluso con soli 20 punti conquistati nel girone di ritorno dello scorso campionato.