“Chi ti credi di essere!?”: arrivano alle mani in allenamento | Il vero motivo dell’addio di Thiago Motta

Thiago Motta
Thiago Motta, ormai ex allenatore Juventus, avrebbe rotto con gran parte dello spogliatoio/LAPRESSE-ilpallonegonfiato.it

Spuntano clamorosi retroscena sul rapporto tra l’ormai ex tecnico bianconero e i calciatori della Juventus.

La sua avventura sulla panchina della Juventus si è chiusa dopo appena otto mesi e nel peggiore dei modi. La società, nonostante mancassero altre nove partite al termine della stagione e con l’obiettivo quarto posto ampiamente alla portata, ha deciso di sollevarlo dall’incarico ed affidare la panchina all’ex, Igor Tudor.

Thiago Motta, quindi, che era arrivato sotto i migliori auspici e con una narrazione che lo indicava come uno dei tecnici emergenti migliori in circolazione, non è riuscito ad imporre il proprio gioco e le proprie idee all’interno dell’ambiente juventino ed è finito col naufragare tra scelte discutibili, un gioco inesistente e risultati che lasciavano a desiderare.

Il quinto posto in campionato, con le sconfitte umilianti contro Atalanta e Fiorentina, è stata solo la punta dell’iceberg di qualcosa che ormai si era già rotta da tempo e lo aveva fatto soprattutto sotto i colpi delle due eliminazioni clamorose dalle coppe, quella in Champions per mano del Psv Eindhoven, arrivata ai playoff, e quella in Coppa Italia, arrivata ai rigori contro l’Empoli.

Delusioni enormi per uno società che aveva investito tantissimo sul mercato, quasi 300 milioni di euro tra sessione estiva e quella invernale, e che non poteva permettersi altri passi falsi che avrebbero compromesso definitivamente anche la corsa alla Champions League. Thiago Motta, quindi, nonostante la conferma arrivata dalle parole di Giuntoli nel post Fiorentina-Juventus, è stato esonerato a distanza di una settimana da quelle dichiarazioni.

Juve, ecco cosa è stato decisivo nell’esonero di Thiago Motta

A costare il licenziamento al tecnico italo-brasiliano, però, oltre che gli risultati e la mancanza di gioco, sono state anche le critiche dei tifosi, ma soprattutto il rapporto con lo spogliatoio e la mancanza di empatia con la maggior parte dei calciatori. Non è un caso, infatti, che dopo l’esonero siano arrivati soltanto da Bremer e Mbangula i ringraziamenti e i saluti all’ormai ex tecnico.

In tutta la sua esperienza bianconera, infatti, Thiago Motta è mancato soprattutto nel creare un feeling ed un contatto stretto con i propri calciatori. Alcuni di loro, poi, sono stati esclusi dalle formazioni titolari più e più volte senza una logica. Hanno fatto molto discutere, infatti, le scelte dell’ex allenatore bianconero su Yildiz, Gatti, Vlahovic e Thuram e l’insistenza, invece, sulla titolarità di Koopmeiners e Nico Gonzales nonostante lo scarso rendimento di questi ultimi.

Yildiz
Kenan Yildiz, attaccante Juventus, e l’aneddoto circa un episodio che sarebbe avvenuto con Thiago Motta/LAPRESSE-ilpallonegonfiato.it

Juve, il retroscena sul litigio tra Thiago Motta e Yildiz

Nelle ultime ore, inoltre, è arrivato un retroscena piccante circa un episodio che sarebbe successo a Vinovo durante un allenamento della squadra. Secondo le dichiarazioni rilasciate dall’opinionista Mediaset, Sandro Sabatini, al podcast Calcio Selvaggio, infatti, un paio di volte Thiago Motta sarebbe arrivato allo scontro verbale con Kenan Yildiz, gioiellino turco classe 2005.

Sabatini asserisce che l’ex tecnico del Bologna avrebbe rimproverato Yildiz per il suo comportamento e poi gli avrebbe detto testualmente: “Ma chi ti credi di essere? Non sei mica Messi”. Parole che, se confermate, sarebbero pesanti e gravi, ma che comunque spiegherebbero anche le ultime esclusioni del gioiello turco dalla formazione titolare.