“Schierato sotto falsa identità”: scoperto l’illecito sportivo | Nuovo scandalo Inter

L’Inter è di nuovo al centro delle indagini da parte del giudice sportivo, i nerazzurri sono accusati di un altro illecito
Mentre in campo l’Inter sta per affrontare alcune gare decisive per le sorti di una stagione molto positiva, sono diverse le questioni extrasportive che minano la serenità del club nerazzurro. La situazione finanziaria che ha dovuto ereditare la nuova proprietà è risultata più complicata del previsto, con debiti ingenti che sta cercando di ridurre.
La famiglia Zhang è stata accusata di falso in bilancio, con sponsorizzazioni farlocche provenienti dalla Cina che avevano il compito di evitare possibili sanzioni, persino l’impossibilità di iscrivere la squadra al campionato.
La curva Nord è stata soggetta ad arresti di figure di spicco del gruppo organizzato, con la scoperta di un sistema di gestione di questioni inerenti lo stadio che erano riconducibili alla mafia.
La dirigenza, l’allenatore e alcuni giocatori avevano instaurato rapporti ravvicinati con alcuni di loro ma non sono ancora arrivate multe o squalifiche.
Lo scandalo colpisce l’Inter, dopo la vittoria sul campo emerge la verità
Non è la prima volta che il club di Viale della Liberazione finisce sotto l’occhio del ciclone. Nel 1981, l’Inter vinse il Mundialito Under 14 che si disputò in Argentina, schierando Massimo Pellegrini sotto falsa identità.
Un trionfo che fu esaltato dalla stampa, con alcuni talenti che riuscirono a emergere in quella competizione, con l’ammissione di colpa che avvenne da parte del consigliere delegato della società nerazzurra, Sandro Mazzola.

L’ammissione di colpa della società, le accuse dei tifosi avversari
L’ex campione dichiarò: “Purtroppo quella dei fuori età è una consuetudine abbastanza radicata nei tornei giovanili, ad ogni modo, ripeto, non c’è alcuna giustificazione per quanto è avvenuto in Argentina”. Un imbarazzo palpabile per una vicenda che fece scalpore.
I tifosi delle squadre rivali chiedono a gran voce dei provvedimenti esemplari anche per quanto riguarda le vicende in corso, dal punto di vista giudiziario, dopo che, nel 2006, l’Inter non è stata colpita dal caso Calciopoli, nonostante siano emerse delle intercettazioni che mettevano in evidenza le intimidazioni da parte di Facchetti nei confronti dei direttori di gara, analoghe rispetto a quelle effettuate da Luciano Moggi.