Il giudice ha chiesto l’ergastolo: il Milan non può evitare la sentenza | Dicono addio alla Serie A

Stadio San Siro
Lo Stadio San Siro di Milano prima di una partita del Milan/LAPRESSE-ilpallonegonfiato.it

Il club rossonero paga con una decisione giudiziaria che peserà anche sulle prossime stagioni: la sentenza è clamorosa

La luce in fondo al tunnel continua ad essere lontanissima ed il futuro del Milan appare sempre più molto simile al presente: cupissimo. Il club rossonero, oltre agli scarsi risultati di questa disastrosa stagione, ora deve fare i conti anche con una sentenza che lo penalizza in previsione futura.

Non c’è solo da pensare a questo campionato, quindi, che vede il Milan relegato al nono posto in classifica, lontanissimo da ogni possibilità di qualificazione alle prossime coppe europee, ma soprattutto ormai praticamente fuori dalla lotta Champions.

In casa Milan, quindi, oltre alla semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l’Inter e alla possibilità di portare a casa un secondo trofeo stagionale, dopo la Supercoppa Italiana, c’è da pensare chiaramente anche al futuro per cercare di non rifare gli stessi errori e dare una nuova fisionomia societaria al club italiano più vincente nel Mondo.

Ormai Sergio Conceicao ha i giorni contati e appare abbastanza scontato il fatto che non sarà lui il tecnico rossonero del futuro. I nomi sul taccuino dei dirigenti milanisti sono tanti, ma tra sogni e realtà, ci sarà da fare in fretta e prendere una decisione nel più breve tempo possibile per cominciare a programmare anzitempo la prossima stagione.

Milan, una squalifica che condiziona le scelte ed il futuro

Negli ultimi giorni, intanto, è saltata definitivamente una trattativa che stava mettendo un primo mattoncino al Milan che verrà. Oltre all’allenatore, infatti, sappiamo benissimo che il club rossonero dovrà prima di tutto scegliere il nuovo direttore sportivo che si occuperà della parte tecnica e, quindi, anche e soprattutto della scelta del nuovo tecnico.

Mentre ora in pole sembrano esserci Igli Tare e D’Amico, fino a circa una settimana fa, sembrava tutto fatto per l’arrivo dell’ex direttore sportivo di Juventus e Tottenham, Fabio Paratici. Il dirigente italiano, però, sta ancora scontando una squalifica di due anni e sei mesi che gli è stata comminata in virtù del caso plusvalenze che ha riguardato la Juventus.

Tifosi Milan
I tifosi del Milan presenti allo stadio/LAPRESSE-ilpallonegonfiato.it

Paratici, una squalifica che fa ancora discutere

La squalifica di Paratici terminerà il prossimo 20 luglio e, quindi, prima di quella data l’ex ds bianconero non potrà lavorare per nessun club. Questo, almeno ufficialmente, è stato il motivo che ha fatto fare dietrofront al Milan circa un suo ingaggio, anche se in molti, in queste ultime ore, hanno parlato addirittura di pressioni federali fatte ai rossoneri per non scegliere un dirigente squalificato.

Su X, intanto, molti utenti si stanno scatenando e condannano il modo in cui è stato trattato Paratici, ma soprattutto una squalifica scattata per motivi, sempre secondo loro, futili e ridicoli. Un utente ha fatto un paragone importante e nel suo post ha scritto: “Sempre bene ricordare in ogni caso che: Paratici 2 anni e 6 mesi per il nulla delle plusvalenze; Masiello 2 anni e 5 mesi per vari illeciti sportivi. Linea allo studio”.