L’Inter corrompe anche i politici: migliaia di euro per i suoi favori | Gestiva un vero e proprio racket

Il direttore dell'Inter Beppe Marotta - Foto Lapresse - Jmania
Il direttore dell’Inter Beppe Marotta – Foto Lapresse – Jmania

Le intercettazioni hanno fatto emergere un rapporto di favori tra l’Inter e un noto politico lombardo, il guadagno è cospicuo

L’Inter festeggia la vittoria a Monaco di Baviera nei quarti di finale di Champions League, arrivata nel finale grazie alla rete di Davide Frattesi e che porta i nerazzurri in una condizione di vantaggio per la gara di ritorno prevista settimana prossima.

Un successo che rafforza l’autostima della squadra di Inzaghi, reduce da due pari di fila che aveva fatto emergere qualche malumore all’interno dello spogliatoio, subito spazzato via da una prestazione di alto livello al cospetto della capolista della Bundesliga.

Continua, in questo modo, l’obiettivo del club di arrivare in fondo in tre competizioni. Le prossime settimane saranno decisive, con un rendimento costante che fa ben sperare il popolo nerazzurro.

Allo stesso tempo, gli ultimi mesi sono stati complicati per l’inchiesta che ha riguardato la curva del club di Viale della Liberazione. Figure di spicco del gruppo organizzato interista sono stati arrestati e hanno confessato di avere instaurato rapporti interpersonali con esponenti dell’organigramma societario, giocatori e mister Inzaghi.

Un accordo tra il politico e l’Inter sconvolge il calcio italiano

Un noto politico lombardo, Manfredi Palmeri, è stato accusato di favori sulla gestione dei parcheggi dello stadio San Siro e in cambio avrebbe ricevuto un regalo di valore: un quadro valutato 11mila euro.

Il consigliere del comune di Milano sarebbe così entrato nella lista degli indagati, con un’organizzazione in cui avrebbe avuto un ruolo centrale anche la ‘Ndrangheta, inflitrata nella curva delle due squadre di Milano.

Manfredi Palmieri e Massimo Moratti - Foto X - Ilpallonegonfiato
Manfredi Palmieri e Massimo Moratti – Foto X – Ilpallonegonfiato

Un’inchiesta che continua a far rumore, pesa la mancata stangata nei confronti dell’Inter

Una situazione intollerabile, criticata dai tifosi avversari che continuano a chiedere a gran voce dei provvedimenti nei confronti di una società che è stata spesso graziata dalla giustizia sportiva per comportamenti illeciti.

Nel mirino degli inquirenti anche la richiesta di biglietti in più per la finale di Champions League, persa dall’Inter a Istanbul contro il Manchester City due anni fa, con delle minacce nei confronti della presidenza se non avesse provveduto ad aumentare il numero di ticket a disposizione dei sostenitori nerazzurri.