Inter, dalle intercettazioni il primo condannato: ha dovuto confrontarsi | Pena severissima

Simone Inzaghi in panchina - Foto Lapresse - Ilpallonegonfiato
Simone Inzaghi in panchina – Foto Lapresse – Ilpallonegonfiato

Le intercettazioni mettono nei guai uno dei leader dell’Inter, rischia una sanzione pesante che può incidere sulla sua permanenza

L’Inter sta cercando di chiudere al meglio una stagione da protagonista, con un rendimento costante, merito di una sapiente rotazione degli uomini a disposizione, con un contributo notevole da parte anche delle seconde linee, preziose pedine nel turnover ragionato e reso obbligato da un fitto calendario che continua anche nei mesi primaverili.

Ma se in campo i nerazzurri continuano a togliersi soddisfazioni, con la speranza di alzare almeno un trofeo che andrebbe a certificare l’ottimo lavoro svolto in quest’annata, fuori dal campo alcune vicende hanno turbato l’ambiente.

Insieme al Milan, il club di Viale della Liberazione è stato coinvolto nell’inchiesta Doppia Curva, che ha portato all’arresto di 19 esponenti di spicco dei gruppi organizzati delle tifoserie delle due squadre di Milano.

Nella fattispecie anche membri della squadra sono stati chiamati in tribunale a testimoniare i loro effettivi coinvolgimenti negli atti illeciti perpetrati da chi è finito in carcere.

L’intercettazione è al vaglio degli inquirenti, ha dovuto presentarsi in tribunale

Il primo è stato Simone Inzaghi che ha fatto sapere di avere ricevuto la richiesta da parte di Marco Ferdico riguardo a un maggiore numero di biglietti a disposizione dei tifosi interisti per la finale di Champions League di due anni fa, disputata a Istanbul.

Dopo aver riferito la richiesta alla dirigenza, Inzaghi ha spiegato di avere mandato un messaggio al capo ultrà scrivendogli di avere fatto il possibile.

Simone Inzaghi in panchina - Foto Lapresse - Ilpallonegonfiato
Simone Inzaghi in panchina – Foto Lapresse – Ilpallonegonfiato

Non sono arrivate sanzioni, ecco il vero motivo che permette all’Inter di salvarsi

Inzaghi, sentito dagli investigatori della Squadra mobile milanese, ha ammesso di aver parlato al telefono con Ferdico e di aver avuto rapporti di interlocuzione con i capi curva, che parlavano anche con la squadra.

I tifosi avversari chiedono una sanzione nei suoi confronti e ipotizzano che il capo procuratore Viola non intervenga, in quanto di fede interista. Non si tratterebbe dell’unico caso in cui l’Inter è graziato dalla giustizia sportiva, anche se non sono previste delle ripercussioni a livello di club ma, al massimo, delle squalifiche o delle multe per Inzaghi e altri che sono intervenuti, come i centrocampisti Calhanoglu e Barella.