Saviano smaschera l’Inter: società di stampo mafioso | Hanno provato a insabbiare tutto

Saviano fornisce le prove per testimoniare la presenza della mafia nell’organigramma societario dell’Inter, il club è nei guai
Mentre l’Inter è nel bel mezzo della fase cruciale di una stagione disputata ad alto livello, emergono retroscena sorprendenti relativi all’indagine che riguarda le tifoserie della squadra nerazzurra. La Procura di Milano ha dichiarato che il club di viale della Liberazione, nel rapportarsi con Marco Ferdico e nel cedere alle sue pressioni per ottenere biglietti in più finisce per finanziarlo.
L’Inter è stata così costretta a presentarsi in tribunale per manifestare che tipo di relazione i dirigenti e alcuni calciatori avessero nei confronti di chi è stato poi arrestato.
Un ambito imprenditoriale sportivo si è trasformato, a causa di situazioni tossiche, in occasione di illecito, con un consenso tacito di azioni che non erano regolari per quanto riguarda la gestione di pratiche legate allo stadio.
Un sistema che potrebbe proseguire, nonostante siano rimosse le figure al vertice. I Pm affermano che nell’Inter vi sia una sorta di cultura di impresa intessuto di convenzioni tacite che hanno favorito soggetti indagati per gravi reati.
Un fenomeno organizzato in modo capillare, la denuncia del noto scrittore
Questi sono stati in grado di infiltrarsi nella struttura societaria. La Commissione comunale antimafia ha sottovalutato il fenomeno che è costituito da un’organizzazione capillare di introiti cospicui a favore di pochi singoli.
Roberto Saviano, nelle sue storie Instagram, ha esultato per la rete segnata allo scadere del recupero dall’attaccante del Bologna Riccardo Orsolini che è costata la sconfitta all’Inter e l’aggancio in vetta del Napoli.

La festa per la sconfitta e le parole al veleno del paladino antimafia
Lo scrittore campano ha allegato la seguente didascalia: “Un gol contro la curva più ndranghetista del paese, contro una società che ha fatto della sua ambiguità con i clan la sua cifra“. Non è ancora arrivata la reazione della società presieduta da Giuseppe Marotta, che difficilmente resterà per molto in silenzio di fronte ad accuse così gravi.
E su X si parla di una querela per diffamazione che, allo stesso tempo, va in contrasto con la stampa amica, la Gazzetta, che sta cercando di insabbiare da mesi la vicenda.