Rapine, furti e ricettazioni: la doppia vita dell’ex Serie A | Ha distrutto la sua famiglia

Polizia in campo
Un auto della Polizia di Stato – Foto ANSA -Ilpallonegonfiato

L’ex campione del calcio italiano è stato sorpreso mentre era intento a rapinare un’abitazione, la famiglia è angosciata dall’accaduto

Uno dei talenti più puri del calcio italiano di inizio secolo proviene da un contesto complicato come Bari vecchia e ha trovato nel pallone il modo per emanciparsi e avere un futuro migliore da quello a cui sarebbe stato condannato.

E proprio con la maglia del club pugliese ha avuto modo di debuttare in serie A, mettendo in mostra doti fuori dal comune che hanno convinto la Roma a ingaggiarlo.

Nella Capitale ha vissuto il momento di massimo splendore della sua carriera, formando una coppia prolifica con Francesco Totti. Numeri da capogiro che portarono all’offerta e alla conseguente firma per il Real Madrid.

Con i Blancos alcuni comportamenti sopra le righe ne hanno inficiato la permanenza, tanto da divenire inevitabile il ritorno in Italia. Ha fatto la fortuna di altri club, tra cui le due squadre di Milano, seppur in una fase discendente della loro storia.

Nessuno poteva aspettarselo, sorpreso a rubare e arrestato

Lui è Antonio Cassano che oggi si fa notare per commenti senza peli sulla lingua sull’andamento dello sport che lo ha reso un personaggio pubblico molto amato. Ma l’ex campione è stato sorpreso da una notizia delle ultime ore. Il fratellastro Giovanni è stato arrestato con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata ai furti in abitazione, tentata rapina in abitazione, furti di e su auto, ricettazione, falso e violazione della sorveglianza speciale.

Un’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip di Bari, su richiesta della Procura, e tra gli arrestati vi è anche un membro della famiglia di Cassano, con alle spalle un precedente in carcere, e che sarebbe stato a capo della banda di malviventi, composta da otto persone.

Antonio Cassano - Foto Lapresse - Ilpallonegonfiato
Antonio Cassano – Foto Lapresse – Ilpallonegonfiato

La notizia getta nello sconforto la famiglia dell’ex top player

Secondo quanto ricostruito, gli indagati usavano sia chiavi sottratte alle vittime che quelle riprodotte con l’aiuto del titolare di un negozio di ferramenta di Bari, al quale venivano fornite le foto delle chiavi da duplicare.

Ma l’associazione poteva contare anche sull’aiuto di operatori compiacenti di un’agenzia di pratiche automobilistiche di Triggiano, grazie a cui accedevano alla banca dati per la visura delle targhe. Un sistema articolato a cui Cassano era al vertice.