Lotta scudetto. Dopo il pareggio dell’Inter contro il Monza e dopo aver visto la formazione schierata da Inzaghi, secondo lei i nerazzurri potrebbero sacrificare uno scudetto per la Champions e lasciare quindi il tricolore nelle mani delle rivali come Juve, Napoli o addirittura Milan?

“Sono cose che si dicono, ma non si fanno. Un giocatore va in campo per vincere, sia in campionato che in Champions. Poi dopo è chiaro che se affronti il Monza un pò scarico, come l'hai fatto… ma non per il turnover, perché chi ha detto del turnover son tutte balle, perché di turnover c'era Frattesi e Asllani.

 Il resto ha giocato con le due punte titolari Lautaro Martinez e Thuram, con Darmian, Dimarco e Frattesi oltretutto titolare in Nazionale, per cui…Quindi chi ha detto del turnover, l'ha detto per trovare un'alibi che non c'è. 

Quando vinci uno scudetto l'anno dopo devi affrontare le partite sempre con lo stesso spirito, la stessa fame, se non le affronti con la stessa fame succede quello che è successo al Napoli lo scorso anno. 

Non c'è differenza tra campionato e Coppe, fatto sta che due anni fa l'Inter è andata in finale di Coppa Italia, di Champions, scudetto per cui ha fatto tutto, ha fatto tre finali praticamente”

Simone Inzaghi
Simone Inzaghi (ph. Image Sport)

Ma lei “tradirebbe”( per cosi dire) nuovamente il Milan per l'Inter?

"Tradire è una parola che non mi si addice, però l'ho detto mille volte: il Milan era andato in B ed io il primo anno l'ho fatto in B, il secondo anno rischiavo di perdere la Nazionale e di fronte ad una scelta di 3-4 squadre tra cui c'era la Fiorentina, la Juventus, andai all'Inter per non cambiare città.

Una volta poi era la società che decideva il tuo destino, adesso invece è il giocatore che decide dove voler andare. A quei tempi  c'erano anche le due società che si mettevano d'accordo, per cui è stato tutto una serie di decisioni, non solo il sottoscritto. Rifarei quello che ho fatto, non ho rimpianti sotto questo aspetto. E' il destino, non mi posso lamentare".

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