Sulle difficoltà di gestire un gruppo di tanti giocatori forti

"Ho la fortuna, vedi i sei centrocampisti nostri, che oltre ad avere grandissimi giocatori sono grandissime persone che vogliono vincere, come me e i direttori. I giocatori sono tutti uguali, le partite no: tutti vogliono giocare la partita di cartello e magari quella due giorni dopo in trasferta meno. C’è un allenatore pagato per quello che deve fare scelte, ma il nostro segreto è la continuità che abbiamo avuto. Magari c’erano degli scontenti, ma non l’hanno mai fatto vedere a noi e allo staff. Abbiamo tutti remato dalla stessa parte e siamo arrivati all’obiettivo seconda stella, quest’anno sappiamo che sarà più difficile ma dovremo guardare a quello".

Sulla possibilità di vincere per il quarto anno di fila

"È il motivo per cui sto benissimo qui, mi sento apprezzato dai dirigenti e dalla proprietà. È quello che manda avanti me e il mio staff dal 2021 a oggi, sono passate 150 partite ma come ha detto il presidente speriamo che ce ne siano altre. So che non è facilissimo mantenersi ad alti livelli in queste squadre ma è il mio obiettivo, speriamo che ce ne siano altre".

Su Hermoso

"I nomi usciti sono tutti di giocatori che interessano all’Inter. Poi abbiamo un presidente e una società con un confronto continuo. I nomi usciti in questi giorni interessano all’Inter, poi chiaramente bisogna vedere anche la disponibilità. Ho questo desiderio e senz’altro sarà colmato, poi da oggi saremo insieme quotidianamente col presidente e i direttori cercando di mettere il giocatore giusto nelle condizioni di metterlo al meglio nel nostro sistema".

Mario Hermoso
Mario Hermoso (ph. Image Sport)

Sul poco impiego di Bisseck, Frattesi e Asllani

" Questi sono giocatori che l’anno scorso avrei detto che speravo di vederli, ora dico che sono stati fondamentali. Hanno fatto benissimo nell’Inter, sicuramente Bisseck e Asllani hanno avuto meno minutaggio di Calhanoglu e Pavard ma per me hanno avuto lo stesso rendimento".

Su come è stato preso l'allungamento ulteriore della stagione

"E' stato un discorso che si è già affrontato negli anni. Quest’anno, col Mondiale per Club, raggiungeremo il numero massimo di partite ma è il calcio che va così. Settanta partite sono tantissime, magari noi allenatori ne vorremmo meno ma ci dobbiamo adeguare. Per avere più ricavi tutte le società succede, dovremo essere bravi noi. Sarà una novità giocare a luglio, con dei giocatori che magari al 30 giugno gli scade il contratto e dovranno giocare. Noi che siamo i protagonisti dobbiamo adeguarci".

Sull'arrivo di un altro attaccante

"Per quanto riguarda l’attacco siamo contenti così. Per quanto riguarda nello specifico Arnautovic ne abbiamo parlato, ne ho parlato io l’anno scorso: lui e Sanchez hanno fatto quello che noi all’Inter avevamo bisogno. Chiaramente con Carboni abbiamo un’opzione in più, a seconda delle partite puoi anche cambiare e metterti con due giocatori che lavorano sotto la punta. In qualche partita può anche fare il quinto offensivo, come ha fatto l’anno scorso al Monza. Il fatto di avere Carboni in rosa è un qualcosa che ci può migliorare, perché sappiamo che la caratteristica dell’uno contro uno negli ultimi anni non l’abbiamo avuta tanta. Ma compensiamo con altre qualità".

Sulla Juventus

"È arrivato un ottimo allenatore che stimo, che ha fatto un ottimo percorso allo Spezia e al Bologna. Sarà un’antagonista molto pericolosa, come le altre di cui ho parlato prima".
 

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