La sconfitta nel Derby di Milano ha lasciato non poche cicatrici nell'Inter, che si è ritrovata a fare i conti con alcune debolezze emerse in un modo molto marcato. Il risultato non restituisce del tutto l'idea di quelle che sono state le criticità della squadra nerazzurra in mezzo al campo ed in difesa avute dai nerazzurri, nonché per i mancati aggiustamenti da parte di Simone Inzaghi.

In questo momento, Simone Inzaghi si ritrova a poter avere la necessità di ridisegnare parte dello spartito tattico della sua Inter, arrivando addirittura a rinunciare ad alcuni profili che fino a quel momento erano stati inamovibili nel suo undici titolare.

Ad essere al centro del dibattito è Henrik Mkhitaryan, apparso visibilmente sottotono a livello fisico per quello che è il gioco proposto dai nerazzurri. E chissà se Inzaghi ha già pensato all'idea di sostituirlo e di ridurne considerevolmente il minutaggio.

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Simone Inzaghi
Simone Inzaghi Inter

Mkhitaryan non ce la fa più

Come detto, uno dei punti principali di discussione legati ad Henrik Mkhitaryan riguarda certamente la sua condizione fisica. All'età di 35 anni, è arrivato il più che fisiologico calo fisico che ne sta condizionando il rendimento prestazionale.

Questo problema, a dire il vero, si era timidamente intravisto già nella passata stagione, senza però risultare dannoso per le sorti dei nerazzurri anche grazie allo splendido spartito tattico disegnato da Simone Inzaghi che ne limitava i cali fisici nel corso della cavalcata verso lo scudetto della seconda stella. 

La situazione è però cambiata drasticamente in questo avvio di stagione, in quanto l'Inter è lontanissima dalla sua miglior condizione fisica come squadra. Di conseguenza, giocare con l'armeno equivale a finire di giocare la partita in sostanziale inferiorità numerica per quanto riguarda l'impatto a centrocampo.

Un immagine emblematica della stagione di Mkhitaryan è senz'altro la poca prontezza di riflessi con cui si fa soffiare la palla da Christian Pulisic nel primo vantaggio del Milan. Aldilà delle tante colpe di una difesa passiva, quell'episodio certifica l'incapacità attuale dell'armeno di reggere i ritmi necessari per affrontare certe squadre.

È arrivata l'ora di Zielinski?

Di fronte alle crescenti difficoltà fisiche di Mkhitaryan, non si può pensare ad una possibile sostituzione per quello che ad oggi è l'anello debole del centrocampo nerazzurro.

Uno dei principali candidati potrebbe essere Davide Frattesi, che è reduce da un rendimento a dir poco splendido soprattutto con la nazionale italiana. Ma ad essere ancor più indiziato per sostituire l'armeno vi è senz'altro Piotr Zielinski, un giocatore che si avvicina ancora di più a quelle che sono le caratteristiche tecniche dell'ex-Roma.

L'ex-Napoli è reduce da una stagione disastrosa nel Napoli di Garcia/Mazzarri/Calzona. In quella stagione, è emersa ancora di più quella che è la nota discontinuità del polacco, ma se c'è un allenatore che può provare a rivitalizzarlo per fargli vivere una seconda giovinezza, quello è certamente Simone Inzaghi

Inoltre, lo stesso Zielinski si è distinto con un'ottima prova individuale contro il Manchester City nella sera del suo debutto in nerazzurro, il che fa sperare ulteriormente sul maggior minutaggio a partire dai prossimi impegni stagionali dell'Inter.

Piotr Zielinski
Zielinski Napoli
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