Situazione Juventus, parola d'ordine: rivoluzione

Impossibile non mettere questa come parola d'ordine per la nuova Juve di Thiago Motta, un cambio ideologico incredibile affidando la panchina a un esteta del gioco come il tecnico ex Bologna, che dovrà fare un ulteriore upgrade abbinando alla bellezza del gioco, l'efficacia della vittoria, del resto in casa Juve “vincere è l'unica cosa che conta”. Perso Rabiot, miglior centrocampista degli ultimi anni per il club, sono arrivati Douglas Luiz e Khephren Thuram che aggiungeranno alla mediana bianconera dinamismo, inserimento e gol l'ex Aston Villa, coperture ed equilibrio il fratello di Marcus. L'opera di Giuntoli non è ancora terminata , infatti sta cercando di aggiungere un difensore un trequartista e se possibile anche un esterno, visto il futuro in bilico di Soulé e Chiesa. La rivoluzione tecnica è cominciata, dal pragmatismo di marchio allegriano, al fraseggio e al possesso palla Mottiano in cui ogni calciatore si muove e attacco lo spazio liberandolo al compagno, il tutto basato su una manovra avvolgente e rapida.  Il tutto basato su un cambio modulo, verosimilmente al 4-2-3-1, già visto al Bologna. Per sapere chi arriverà davanti in classifica è ancora presto ma i cantieri sono aperti.

Bremer
Bremer Juventus

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