Arrigo Sacchi, storico grande allenatore degli anni d'oro del Milan berlusconiano e della Nazionale anni ‘90, è stato intervistato da Franco Ordine per il quotidiano Il Giornale. Nella sua intervista, è tornato sul tema della polemica relativa al Divin Codino Roberto Baggio. Qualche settimana fa, infatti, Sacchi attirò molte critiche per via di una frase sul mondiale americano del ’94, con la quale sembrò addossare la colpa della sconfitta in finale proprio al suo uomo migliore. 

Sacchi
Arrigo Sacchi (ph. Image Sport)

Sacchi si difende: “Come potete pensare che io sia irriconoscente verso Baggio?”

Queste le parole di Arrigo Sacchi ai microfoni di Franco Ordine: “Continuo a chiedermi come si possa pensare che io sia irriconoscente nei confronti degli azzurri di quella spedizione che considero degli eroi per le sofferenze patite, caldo, orari impossibili, umidità del 98% e partite vinte in 9 contro 11. Il mio paragone era riferito esclusivamente all’epilogo delle due finali in questione. Quanto a Roberto Baggio, per cancellare ogni traccia di inutile veleno, ricordo un episodio”.

Arrigo Sacchi e l'aneddoto su Baggio: “L'Avvocato Agnelli mi consigliò i tre tedeschi, non lui"

Questo l'aneddoto dell'ex CT della Nazionale Arrigo Sacchi ai microfoni de Il Giornale: "Qualche mese prima di partire per gli Usa, andai a Genova a vedere Samp-Juve per controllare lo stato di salute di Baggio. Durante l’intervallo, con Boniperti scappato via, chiesi all’Avvocato Agnelli: chi mi consiglierebbe dei suoi? La risposta fu: i tre tedeschi. Aggiunsi: ma io sono il ct della Nazionale italiana!".

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