Ecco le dure parole di Paolo Ziliani sul suo profilo X per quanto riguarda i bilanci della Juventus.

Juventus, arriva la sanzione dall'UEFA?

Il giorno delle soddisfazioni (2): il Corsport scopre che la Juventus sarà sanzionata dall'UEFA, che il mercato è stato folle e che Vlahovic in rosa è una pietra legata al collo Incredibile ma vero, anche il quotidiano sportivo romano scopre oggi all'improvviso il dramma dei conti-Juve: il pareggio di bilancio fissato al 2026 è già finito in soffitta, Giuntoli ha speso soldi che il club non poteva spendere, la vera croce non era Chiesa ma Vlahovic e l'UEFA sanzionerà il club che ha già sgarrato il settlement agreement. 

"Solo in Italia tutto ciò può accadere", dice giustamente Alessandro F. Giudice. Io lo scrivo da mesi (anzi da anni): benvenuto sulla terra anche al giornale romano Chiedo scusa ai miei lettori, ma dopo essermi consolato - e anche un po’ inorgoglito - vedendo la Gazzetta dello Sport (richiamo in prima pagina e doppio paginone ad aprire il giornale) accorgersi oggi, all’improvviso, del giallo del Mondiale per Club che non solo naviga in cattive acque ma corre il serio rischio di naufragare prima di arrivare in porto, cosa di cui io scrivevo e riferivo da molti mesi in totale solitudine mentre la grancassa dei media impazzava e gli aedi del nuovo torneo FIFA facevano a gara nel cantarne gloria e magnificenza, non ce la faccio a trattenermi: e dopo aver sfogliato l’altro giornale sportivo, 

il Corriere dello Sport, mi sono ancor più consolato - e ancor più inorgoglito - prendendo atto, quasi incredulo, che anche il quotidiano romano ha scoperto di colpo la montagna di malefatte, o se preferite la zavorra di magagne che da anni sta rischiando di far colare a picco la corazzata Juventus. 

Settimo bilancio chiuso in paurosa perdita, un miliardo di aumenti di capitale bruciati in cinque anni, un mercato che doveva essere condotto al risparmio e che Giuntoli ha cavalcato invece in modo folle con pazzie come gli acquisti di Douglas Luiz e Koopmeiners (110 milioni stipendi esclusi), la tragedia di Vlahovic rimasto in organico col suo insostenibile stipendio da 23 milioni lordi a stagione, lo sponsor che non c’è, la certezza dei fulmini dell’UEFA che a fine stagione si abbatteranno sul club che appena rientrato in gioco dopo la squalifica europea ha ricominciato a disobbedire al settlement agreement e a ricadere nel vizio delle plusvalenze farlocche: tutte cose di cui il Corriere dello Sport riferisce oggi e, chi mi segue lo sa, di cui io riferisco e scrivo da mesi, per non dire da anni, illeciti e malefatte che denuncio a pie’ sospinto susseguendosi quasi a cadenza quotidiana. E tuttavia (e non mi riferisco qui ad Alessandro F. 

L'attacco alla Juventus di Elkann e Giuntoli 

Giudice, l’ottimo giornalista, nonché manager e consulente aziendale che si è occupato oggi, trattandolo in modo esaustivo, dell’argomento: ma mi riferisco al giornale) il Corriere dello Sport, come peraltro la stragrande maggioranza dei quotidiani e dei media italiani, fino a ieri di tutto ciò si era bellamente disinteressato. 

E anzi la sua voce, nel coro dei magnificanti della Real Casa, si era sempre alzata forte e stentorea riservando i suoi osanna a tutto il cucuzzaro bianconero, da John Elkann a Giuntoli a Vlahovic senza distinzioni di sorta. 

La favola invece era diversa: non era Alice nel Paese delle Meraviglie, ma Alice nel Paese delle Sconcezze (di bilancio e non solo di bilancio): dove per Alice s’intende la Vecchia Signora del calcio italiano che pur avendo le pezze al culo continua a spendere e a spandere, tanto nessuno - almeno nel Belpaese - le dice niente. 

John Elkann
John Elkann (ph. Image Sport)

“Il messaggio - scrive oggi Alessandro F. Giudice sul Corriere dello Sport - è che in Italia si può beatamente competere con livelli di costi enormemente superiori ai concorrenti nell’assenza di regole che vietino il ricorso sfrenato al capitale degli azionisti a copertura di perdite: nella Premier, da molti tanto invocata, questo non succede”. Grazie, quindi, ad Alessandro F. Giudice che non ha paura a definire scandalo lo scandalo Juventus in Italia. Grazie a lui e benvenuto sulla terra, dopo il benvenuto dato alla Gazzetta, anche al Corriere dello Sport.

 Che oggi, lasciando probabilmente di stucco i suoi lettori, ha finalmente deciso di dire - sbattendola in prima pagina - la verità: la Juventus “regina del mercato” tanto lodata è un club che non si regge in piedi, cui servono nuovi tagli, per cui Giuntoli ha speso soldi che non poteva spendere, un club ha già sgarrato gli impegni presi con l’UEFA per il settlement agreement, che riconosce ai suoi giocatori (Vlahovic in testa) stipendi insostenibili, che si era dato un obiettivo di pareggio di bilancio al 2025-26 già finito nel dimenticatoio, un club che gioca ancora in Serie A solo perchè la Serie A ha abolito le regole minime di decenza che in altri Paesi e in altri campionati avrebbero già spedito la Juventus tra i dilettanti.

 E sì, chiedo ancora scusa ai miei lettori, specie ai miei abbonati, per questa ulteriore concessione alla vanità che mi concedo. Ma ci tengo a dire, anche se chi mi segue già lo sa, che di tutto questo marciume su cui l’Istituto Luce ha sparso e continua a spargere cortine fumogene, io non ho mai smesso - anche se lasciato solo da tutti - di occuparmi. 

E di farne denuncia. E sono contento. Per me. E per i miei lettori e abbonati, che so di non tradire. 

P.S. Se, come per questo argomento, vi sta a cuore sapere prima e subito tutte le verità che l'informazione di Palazzo non vi dirà mai, o le opinioni scomode che nessuno osa esporre. Gli altri vi raccontano Alice nel Paese delle Meraviglie, in "Palla Avvelenata" troverete invece tutte le notizie anticipate, pubblicate e commentate senza guardare in faccia a nessuno: se non altro, smetterete di essere presi in giro

Cristiano Giuntoli
Cristiano Giuntoli (ph. Image Sport)

Il bilancio in rosso della Juventus 

Da Motta a Calafiori, da Vlahovic a Osimhen, da Koopmeiners al bilancio risanato (?): tutte le verità (poco vere) dette da Giuntoli al Corriere Un'intervista da cui il direttore generale della Juventus esce come un mago: senza una domanda su Douglas Luiz, sui 60 milioni spesi per Koopmeiners, sugli sgarri al Fair Play Finanziario dell'UEFA e sul contenzioso in corso con la Consob per la ricaduta nel vizio delle plusvalenze fittizie (e non solo)

 P.S. Se, come per questo argomento, vi sta a cuore sapere prima e subito tutte le verità che l'informazione di Palazzo non vi dirà mai, o le opinioni scomode che nessuno osa esporre. Gli altri vi raccontano Alice nel Paese delle Meraviglie, in "Palla Avvelenata" troverete invece tutte le notizie anticipate, pubblicate e commentate senza guardare in faccia a nessuno: se non altro, smetterete di essere presi in giro

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