Dopo 9 anni memorabili alla guida del Liverpool facendo registrare 489 partite, 2.07 di media punti e 8 trofei, Jurgen Klopp ha lasciato i Reds e il teatro Anfield. Una partenza che lascia sicuramente un vuoto quasi incolmabile, come del resto era semplice da intuire visto il ciclo vincente creato sotto la sua gestione, e questo lo sapeva anche lo stesso Jurgen. Nonostante ciò, nel surreale post partita dell’ultima sulla panchina dei Reds, in un atmosfera colma di tristezza e commozione, lui stesso fa partire il coro per il successore designato al suo trono: Arne Slot. Come a voler dire “the show must go on”, state tranquilli che vi lascio in buone mani: continuerete a vincere. Tant’è vero che anche durante la scorsa regular season aveva espresso il proprio gradimento per l’allora tecnico del Feyenoord. Queste le parole riportate dal profilo Twitter della Premier League e riproposte anche da Gianluca di Marzio:

Quello che posso dirgli è che allenare il Liverpool è il miglior lavoro del mondo e che questo è il miglior club del mondo. Io non sono coinvolto nella scelta del mio successore, ma posso dire che mi piace molto Slot".   

Come prendersi il Liverpool in poche semplici mosse

In questi casi è sempre difficile subentrare, anche in virtù del valore affettivo che si era creato tra tutto l’ambiente e il tecnico tedesco classe 1967. Tuttavia quello che dice questo inizio è che il post Klopp fa molta meno paura; il tecnico ex Feyenoord, con cui ha vinto un campionato nel 2022-2023 e una coppa d’Olanda oltre ad aver raggiunto la finale di Conference League poi persa contro la Roma, ha mantenuto diversi aspetti delle idee del proprio predecessore, apportando però alcuni accorgimenti che fin qui stanno dando i loro frutti. In primo luogo la costruzione di gioco con il doppio mediano, agevolata dal rilancio di Ryan Gravenberch. Infatti in fase di possesso, i Reds si dispongono con il 2-4-4: in questo modo il portatore di palla ha sempre un opzione di passaggio e quando il pallone  è dalla parte sinistra, il terzino destro si accentra nella mediana per aiutare il giro palla. L’altro centrocampista non partecipa alla costruzione ma si alza sulla trequarti in attesa dello sviluppo. L’altro aspetto fondamentale è il pressing, emblema della sua idea di calcio; lo stesso infatti parte già dagli attaccanti, in quest’ottica è fondamentale il lavoro di Salah e Luis Diaz che si dovranno accoppiare con i braccetti difensivi avversari ma anche ostruire le linee di passaggio verso il centro, costringendo in questo modo la retroguardia avversaria a lanciare lungo, ridando il più delle volte il possesso ai Reds.

Mohamed Salah
Salah Liverpool

Partenza sprint: adesso è caccia al record

Questi aspetti hanno portato a dei risultati immediati non solo a livello individuale ma anche al collettivo; già tre gol a testa per Luis Diaz e Salah, che nonostante l’ingente lavoro difensivo, riattaccano lo spazio con la consueta qualità e cattiveria che li contraddistingue. Il tutto è reso possibile anche da una solidità difensiva eccellente, 3 partite 7 reti fatte e zero subite ( contro Ipswich, Brentford e Manchester United). E non è tutto, infatti qualora anche nel prossimo match contro il Nottingham Forest il Liverpool non concedesse gol agli avversari, Slot entrerebbe di diritto nella storia della Premier League, diventando il primo allenatore a concedere zero reti nelle sue prime quattro panchine. Il lavoro paga sempre...Arne Slot si sta prendendo il Liverpool, nessuna remora: i Reds sono in buonissime mani.

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