Nell'Inter capolista che attualmente sta guidano la classifica di Serie A con 35 punti c'è un giocatore, più di tutti, che è entrato nel cuore dei tifosi nerazzurri a suon di gol. Lautaro Martinez, capocannoniere assoluto del campionato con 13 reti, si sta rivelando sempre di più leader tecnico e uomo spogliatoio della Beneamata

Nato a Bahia Blanca il 22 agosto 1997, nel 2014 si trova nel settore giovanile del Racing, club con cui debutta nel campionato argentino sostituendo un certo Diego Milito, nel corso di una partita del 2015. Quasi un segno del destino perché l'uomo del Triplete nerazzurro poi lo segnala all'Inter che nel 2018 lo acquista per 25 milioni. Nel corso degli anni Martinez ha costruito una coppia offensiva di livello con tutti i compagni con cui ha condiviso il campo: da Lukaku a Thuram, passando per Dzeko. Mentre con Icardi si è solo sfiorato perché con Spalletti in panchina i due argentini sono stati usati poco insieme. Il “Toro” nel corso degli anni è cresciuto a dismisura facendo la fortuna dell'Inter e arrivando a siglare la bellezza di 117 gol, un risultato che attualmente lo pone al decimo posto della classifica marcatori all time nerazzurra.

Al secondo posto di questa speciale graduatoria, dietro solo all'inarrivabile Giuseppe Meazza (284 gol), c'è Alessandro Altobelli, monumento della storia interista dall'alto delle sue 11 stagioni all’Inter (dal 1977 al 1988). Ed è proprio l'eroe dell'Italia Mundial a Spagna 1982 che questa mattina ha parlato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport incensando Lautaro Martinez con parole al miele.

Alessandro Altobelli
Alessandro Altobelli (ph. Image Sport)

Altobelli sicuro: “Lautaro può raggiungermi”

Spillo, come si legge sulle pagine della Rosea, si è riscoperto un grande fan del centravanti argentino dell'Inter e non ha dubbi: “Lautaro può raggiungermi. Io gliel’ho detto tempo fa. Lo incontrai a una cena all’ambasciata del Qatar e glielo dissi senza problemi: ‘Sei l’unico che può superarmi’. E glielo auguro davvero”.

Mi piace tantissimo. Fa gol, lotta, si sacrifica, lavora per la squadra. Non fa mai nulla di banale e non sbaglia mai una decisione. Come quella di rinnovare: una bella dimostrazione di attaccamento alla maglia, un bell’esempio per chi invece pensa soltanto ai soldi. Il suo messaggio è forte: l’Inter viene prima di tutto”.

Lautaro Martinez
Lautaro Martinez (ph. Image Sport)

In un’epoca dove non esistono più bandiere, l'argentino potrebbe diventare una bella eccezione

 “Può diventare una bandiera: ne sono convinto - ha seguitato Altobelli -. E poi ora con la fascia da capitano al braccio è ancora più responsabilizzato. Ma se lo merita: Lautaro è davvero un esempio per i compagni, è sempre disponibile con tutti, non tira mai indietro la gamba. E ha pianto dopo aver perso lo scudetto qualche anno fa. Sarebbe bello che terminasse la sua carriera all'Inter. Tempo fa gli dissi: ‘Qui ti amano tutti, dalla società ai tifosi. Milano è la tua città, il tuo posto ideale’. E l’Inter è fortunata ad avere un fuoriclasse così, che sta per entrare nel periodo migliore della carriera: ora, al talento e al fiuto del gol, abbina esperienza e consapevolezza. E con un altro trofeo internazionale, può vincere il Pallone d’oro".

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