Carlo Pellegatti criticò molto duramente il gesto di sfottò delle quattro dita nei confronti del Milan da parte del calciatore dell’Inter, Frattesi, durante l'ultimo derby di Milano vinto dai nerazzurri per 5-1. Durante una recente puntata di Pressing, andata in onda  su Italia 1, il giornalista di fede rossonera si è scontrato con i colleghi Fabrizio Biasin e Riccardo Trevisani. Ecco un estratto della discussione, raccolto per voi da Il Pallone Gonfiato
 

Pellegatti: “Il gesto di Frattesi? Faccio subito una premessa: non mi è piaciuto il coro dei giocatori del Milan nei confronti di Calhanoglu quando i rossoneri hanno sfilato…(festeggiamenti Scudetto due anni fa, ndr). Premessa a tutti gli interisti che dicono ‘ma anche il Milan’. Quindi a me non devono dirlo. Frattesi è appena arrivato a Milano: io ho perso derby per 5-2 con Benitez espulso, Suarez e Corso non hanno mai fatto il “5” ai giocatori del Milan. Ho perso un derby 5-0 con Vannuzzi in porta, Oriali e Mazzola non hanno mai fatto il gesto. Il Milan ha vinto 6-0 e nessuno del Milan ha fatto il gesto “6” a Frey o ad altri. Il Milan degli altri derby, 3-2 e Seedorf non è andato a fargli il gesto. Quindi ci vuole rispetto, ma non perché poi arriveranno gli altri derby. Ci vuole rispetto. È un ragazzo appena arrivato a Milano, i derby qui sono civili e con rispetto. Nessuno ha mai preso in giro i giocatori del Milan, parlo di Jair, Corso o Mazzola. Cioè i grandi campioni dell’Inter, quelli che hanno fatto la storia dell’Inter. Glielo auguro a Frattesi, ma che arrivi ai livelli di Mazzola, Corso e Jair…ma posso dire anche Matthaus e altri che ci hanno battuto, ma quando vincevamo noi e ne abbiamo vinti tanti di derby, nessuno si è mai sognato di fare questi gesti. Ci vuole rispetto. A me questo gesto è piaciuto zero”

Trevisani interviene: “Carlo, qualche striscione e qualche maglietta c’è stato in passato. Non è la Chiesa cattolica. Qualche striscione e qualche maglietta strana l’abbiamo visto pure a Milano. Mi riferisco a qualche giocatore. Striscione, pullman, magliette…”

Pellegatti non ci sta e interviene di nuovo: “Scusa Trevisani, stiamo parlando di tifosi o di giocatori? Io sto parlando di giocatori, ovvero di professionista contro altro professionista. Non mischiamo il risotto con la pasta. Sto parlando di giocatori”

Trevisani controbatte: “Parlo di giocatori” (riferimento ad Ambrosini o ai festeggiamenti in pullman di due anni fa, ndr)”

Dopo questo scambio di battute, il giornalista e tifoso dell’Inter, Fabrizio Biasin, dice la sua in merito: “È vero che Frattesi poteva evitare essendo al suo primo derby di fare il segno del 4. Dopodiché, non credo che abbia insultato nessuno, poteva risparmiarselo. Queste cose Carlo, noi le vediamo sempre con la maglietta addosso, ma la verità è che sono successe anche dall’altra parte del Naviglio. Purtroppo capitano”

Pellegatti lo interrompe e afferma: “Quando in campo un giocatore del Milan ha fatto 5-6? Io di derby ne ho visti tanti. Mai successo”

Biasin replica: “Carlo, è successo. Le dita magari non erano quattro ma di meno (si riferisce al dito medio di Calabria, ndr). Non bellissimo neanche in quel caso. Non bisogna colpevolizzare nessuno. Sono cose che a caldo possono capitare. Non vediamole dal nostro punto di vista con la maglietta addosso. Purtroppo queste cose capitano e a volte sono anche più gravi”

Pellegatti replica ancora: “Il gesto di Calabria è sbagliato, ora però parlerò tedesco così mi capite meglio. Il suo gesto è rivolto ai tifosi ed è un gesto sbagliato. Io se gioco a tennis e trovo l’avversario che mi ride quando faccio la smorzata, è mancanza di rispetto. Quello è un gesto di mancanza di rispetto, non bello bei confronti del pubblico. Io non la vedo con la maglietta, perché dire ‘beh sono ragazzate’, ma se vedete i vostri figli che si comportano male e gli dite ‘si vabbè ma sei giovane’. Giovane nulla!”

Biasin non ci sta e afferma: “Permettimi Carlo, tra quattro dita e una, cos’è peggio?”

Pellegatti rimane delle sua opinione: “Questa è un’altra cosa: ha fatto quattro al tuo collega, Calabria lo fece verso il pubblico ed è sbagliato”

Biasin punge ancora: “Forse è peggio…”


 

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