Guardate i numeri dei giocatori nella foto. Non le statistiche, proprio i numeri: 00 Cordinier, 1 Mannion. I primi della lista sono i primi ad essere fermi in una Virtus che sta pagando salato il fatto che si gioca troppo. Vero, la Segafredo non gioca in Eurolega, ma proprio per questo i suoi giocatori sono eleggibili, come si dice, per le nazionali, e per le nazionali hanno giocato, e non poco, anche l'estate scorsa. Si gioca troppo: questa è la vera emergenza, non il numero degli italiani, non la capienza dei palasport di cui nessuno parla più persino alla vigilia di quella partita manifesto di tutto il campionato che dovrebbe essere il derby di Bologna. Si gioca troppo e tutto il movimento ne soffre, ancorato al racconto delle partite, e alla conseguente litania delle statistiche, incapace di avere un racconto altro per farsi conoscere dal grande pubblico. Il problema è questo troppo in cui annega la qualità. Un esempio su tutti: tenuta lontana dal campo senza un motivo, anzi dichiarando che il motivo era il non gradimento delle altre squadre del suo campionato, la Tam Tam di Massimo Antonelli è stata alla fine ammessa, spinta quasi niente meno che da Draghi e Malago'. Petrucci si è adeguato, ha persino rilanciato, fiutando l'aria da politico, dicendo che era giunta l'ora per lo ius soli sportivo. Poteva essere una grande occasione, invece...puf, la bolla si è sgonfiata subito, ci sono altre partite da giocare, non si può dare troppa attenzione a  temi che non siano quelli legati al fatto che si gioca troppo.

La giornata tipo

Viviamo tutti, un'epoca, forse anche un'epica in cui contano le distrazioni di massa. Fatto sta che se oggi vogliamo leggere qualcosa di basket che non sia un risultato, dobbiamo rifugiarci nelle pagine de La giornata tipo che racconta il basket che siamo. Per la abilità dei redattori e per il fatto che la loro linea editoriale è diametralmente opposta a quella del basket di vertice: Raffaele Ferraro deve aver detto a tutti che bisogna ascoltare la gente, power to the people, per averesuccesso sui social, che sia benedetto. Ultimi esempi la storia della Sanfrubasket di Monza, squadra di baskin che deve fronteggiare un problema paradossale per chi ha fatto dell'inclusione il suo schema di gioco:i residenti della zona  si sono lamentati per il rumore che arriva dalla palestra dove loro si allenano, giocano e, alla vigilia di Natale, fanno pure festa. Episodio giustamente etichettato come roba da Medioevo. Poi la trasferta a Belgrado di Alessandro che alla fine ha trovato un biglietto grazie ai giocatori della Stella Rossa per una partita di Euroleague. Gli è andata meglio che a me: una volta al Madison di New York, auto segnalazione per La giornata tipo, fui sequestrato dalle guardie private dell'impianto perché stavo vendendo dei biglietti pe4 una partita dei Knicks. Sottocosto, perdendoci un mare di soldi ...

Quelle maglie

Torniamo al troppo. Ce lo abbiamo sotto gli occhi in forma di maglie così piene di marchi che è persino difficile riconoscerli. Primo, secondo, terzo, quarto, quinto sponsor ...Possibile ? No, ma quando ci si piega alla regola del troppo anche il marketing si adegua. Invece che di sponsorizzazioni vere si tratta anche di cambi merce che servono ugualmente a una parte e all'altra, ad esempio per dare le auto ai giocatori, che pure non riconoscono questo benefitcome parte dei loro compensi, e di una certa distanza tra i giocatori e la realtà bisognerà parlare prima o poi, dimostrando che il basket riposa, anche in campo, con una coperta di Linus. Non puoi tirarla da tutte le parti, altro esempio aumentando il costo dei biglietti adesso che meno gente va al palasport. La regola del troppo è severa: non permette riflessioni, nessun tipo di time out. Però lasciateci almeno avere nostalgia di qualità che il basket ha sempre avuto. E non leggiamo con superficialità, o distacco, dell'inchiesta sulle plusvalenze nel mondo del gioco. Le nostre maglie sono tanto differenti ?

Per che squadra tifano Fedez e Chiara Ferragni? Ecco svelata la loro passione calcistica
Bruno demolisce la Juventus: “Indebitati e inguardabili. 9 anni di vittorie senza le milanesi”

💬 Commenti