Si avvicina sempre di più la finale di Champions League a Istanbul tra il Manchester City e l'Inter. Ecco le parole di Arrigo Sacchi rilasciate a La Gazzetta dello Sport:

Haaland come si blocca?
"Ci vorrebbe un fucile... A parte gli scherzi, bisogna tenere conto del fatto che il City gioca con due ali e un centravanti, e De Bruyne che spesso gli si avvicina, mentre l’Inter ha una difesa a cinque, formata da due laterali e tre centrali. Il che significa che spesso i nerazzurri andranno in inferiorità numerica in mezzo al campo".

Come risolvere il problema?
"Questione non semplice. Quando il mio Milan affrontava il Napoli con Maradona e Careca mi preoccupavo di non far arrivare il pallone a questi due fuoriclasse e quindi chiedevo un pressing organizzato sul portatore di palla. L’Inter, però, di pressing ne fa poco. Credo che imposterà una partita basata sull’attenzione difensiva e sulle rapide ripartenze".

In questo modo si può battere il City?
"Non c’è un modulo vincente per sconfiggere l’avversario. Bisogna semplicemente cercare di avere forti motivazioni, un elevato spirito di squadra e un gioco che esalta le qualità del collettivo e dei singoli. L’Inter, che il contropiede lo fa benissimo, deve puntare su quest’arma e deve spaventare gli inglesi con queste accelerazioni, in modo che anche loro si prendano un po’ di paura e non siano liberi di giocare come vogliono".

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