Aleggiava parecchia curiosità intorno al nuovo Milan di Fonseca che nella notte sfidava il Manchester City di Pep Guardiola. Alla fine il tecnico portoghese puo' sorridere, non solo per il risultato (2-3 per i rossoneri), ma anche per le parecchie note positive del match. E' pur vero che siamo solamente nella fase di precampionato, ma per inculcare le idee degli allenatori è fondamentale anche questa fase, per cui vedere i rossoneri assorbire così velocemente diversi concetti sicuramente fa piacere a tifosi e ambiente.

Lampi di nuovo Milan: le idee del portoghese

La squadra vista nella notte è sicuramente improntata sull'equilibrio, più corta, reparti più stretti e meno slegati, blocco compatto anche grazie all'apporto degli attaccanti alla fase difensiva, più applicati in fase difensiva rispetto al passato. Passando alla fase offensiva si è vista una manovra corale e veloce dal basso, ma sempre con l'obiettivo di attaccare la linea difensiva in profondità andando spesso in verticale. La squadra appare meno vulnerabile e ben coesa, abile anche nel ripartire e riattaccare gli spazi affidandosi agli uno contro uno sugli esterni, con Saelemaekers e Chukwueze sugli scudi: da loro arrivano infatti le reti dei giovani Colombo e Nasti. L'aspetto su cui sta lavorando molto Fonseca è l'uscita di palla dal basso, facendosi attaccare dagli avversari per stanarli e avere maggiore spazio alle loro spalle. Diverse sono state le situazioni pericolose create in questo modo, come è pur vero che sono state anche diverse le sbavature in uscita che hanno permesso il recupero alto agli avversari. Rappresenta un cambiamento importante rispetto al passato, pero è bene dire che al 28 Luglio la mano di Fonseca si è vista, com'è altrettanto corretto dire che il lavoro andrà ultimato puntellando alcuni aspetti.

Paulo Fonseca
Paulo Fonseca (ph. Image Sport)

Cosa deve ancora fare e migliorare Fonseca

Nonostante la squadra sia risultata più coesa le reti incassate sono state comunque due. Superfluo dire quindi che sia questo uno degli aspetti da migliorare, specie se si considera l'erroneo posizionamento difensivo in determinate situazioni che mette il Milan di fronte a diverse difficoltà. Emblema di ciò è il primo gol del City dove Bobb salta nettamente Tomori e serve Haaland da solo in area che in comodità sigla il vantaggio provvisorio dei Citizens, a dimostrazione di quanto suddetto. Ad onor del vero le caratteristiche dei centrocampisti attuali non aiutano, non essendoci in rosa mediani di copertura che possano dare una mano alla fase difensiva e restare bloccati dietro per dare equilibrio e per non farsì che ci sia un reparto intero fuori posizione. Ecco perché il club meneghino sta cercando di chiudere per Fofana o Kone; avere a disposizione questo prototipo di giocatore permetterebbe al tecnico quantomeno di mettere mano anche a quest'aspetto. In aggiunta c'è l'aspetto mentale, perché sono ancora diverse le leggerezze o le disattenzioni grossolane, si pensi a Tomori in occasione del secondo gol. Il bicchiere è mezzo pieno, perché era difficile auspicare che a questo punto si vedesse tanto dell'idee di Fonseca, ma tuttavia la strada è ancora lunga.

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